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Addio ai silos di Carmagnola, simbolo della storia agricola del Novecento

E’ in corso lo smantellamento dell’ex Consorzio Agrario, con l’abbattimento degli iconici silos del mangimificio, che per anni hanno caratterizzato lo skyline cittadino.

I silos dell’ex mangimificio di Carmagnola all’inizio della fase di abbattimento (foto di Francesco Rasero – Il Carmagnolese)

In queste settimane è in corso lo smantellamento dei silos di via Sommariva, a ridosso della stazione, che per diversi decenni hanno caratterizzato il paesaggio urbano di Carmagnola.

L’origine dell’edificio risale al 1934, ma è a partire dagli anni Cinquanta, con l’avvento dell’allora Consorzio Agrario, che ha iniziato a diventare fulcro della vita agricola locale. La vera svolta è però avvenuta alla metà degli anni Settanta, quando fu presa la scelta di dare vita a un mangimificio, a servizio dell’area torinese e valdostana.

«Quell’attività è durata fino al 1995ricorda l’ex sindaco Felice Giraudo, che all’epoca ricopriva il ruolo di agente per conto del Consorzio Agrario e si occupava di rifornire di mangime il territorio carmagnolese- Si trattava di un commercio fiorente, in una città a vocazione agricola come la nostra. In particolare, venivano smerciate grandi quantità di mangime per i bovini e, in misura minore, per i cani».

Un ventennio importante per l’agricoltura e per la storia di Carmagnola, città che proprio in quel periodo ha subito profonde trasformazioni.

E i silos -caratterizzati da un’estetica del tutto particolare, grazie anche al loro colore arancione, mantenuto fino a qualche anno fa- sono stati la ben visibile testimonianza di un’epoca storica, da oggi avviata a rimanere soltanto nelle memorie e negli annali.

Giorgia Becchis

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