È uscito il libro “27 minuti di treno” della scrittrice Alessandra Lonardo: un’opera ambientata tra i vagoni, sui binari da Carmagnola a Torino.

È uscito il nuovo libro della scrittrice carmagnolese Alessandra Lonardo, intitolato “27 minuti di treno”, pubblicato e disponibile su Amazon: un’opera dai tratti autobiografici, che nasce dalla quotidianità e dall’osservazione attenta di un viaggio breve, ma capace di aprire mondi interiori e nuove prospettive.
La protagonista, Amelia, ogni giorno percorre infatti trenta chilometri in treno per raggiungere l’ufficio (proprio come l’autrice) tra Carmagnola e Torino. Un tragitto di circa ventisette minuti che, da semplice routine, diventa presto uno spazio privilegiato di riflessione e scoperta.
Inizialmente vissuto come un momento di isolamento, quel tempo si trasforma in una casa mobile, in cui Amelia può osservare con profondità sé stessa e gli altri. Con un taccuino sempre accanto, annota gesti, sguardi, frammenti di vite altrui: un diario di bordo che racconta l’umanità che affiora inaspettata tra i sedili e i binari.
Col passare dei giorni, gli incontri sul treno si fanno storie, gli estranei diventano specchi di emozioni universali. Amelia impara che l’amore e l’odio non sono sentimenti opposti, ma legati da fili sottili; che ogni volto incontrato porta con sé un pezzo di verità.
Così, i 27 minuti di viaggio non rappresentano più soltanto il percorso verso il lavoro, ma un ponte tra il suo mondo interiore e quello esterno, un dono al fluire del tempo.

«Questa storia non nasce tra le pagine, ma tra i binari –racconta Lonardo– La stazione di Carmagnola, con il suo respiro antico e il suo silenzio pieno di attese, è stata il mio punto di partenza. Ho osservato i viaggiatori come se li stessi dipingendo: li ho vissuti, ascoltati, ammirati. Scrivere è stato come vivere con loro e per loro».
Un flusso invisibile, fatto di emozioni e sguardi fugaci, attraversa i binari e lega le persone: «solo chi ha il coraggio di fermarsi e osservare davvero può sentirlo», sottolinea la scrittrice.
Lonardo è conosciuta per una narrativa intensa e simbolica, capace di intrecciare realismo e metafora; la sua scrittura, pur radicata in una dimensione realistica, si arricchisce spesso di tocchi surreali, metafore naturali e dialoghi interiori che riflettono le sfumature dell’animo umano.
Tra i suoi precedenti libri figurano La neve di Astania, L’Antibolla, Polvere di diamanti, Nidea e lo specchio di Laya, Il riflesso delle stagioni e Vonghy – Una cozza straordinaria, presentata al Salone del Libro di Torino, dove ha partecipato in due edizioni (2023 e 2025).
«Mi riesce difficile parlare di me stessa –confida l’autrice a “Il Carmagnolese”– Forse è per questo che scrivo: nei miei libri si trova ciò che sono davvero. Tra le righe ho lasciato frammenti sinceri della mia anima».
In particolare, con “27 minuti di treno”, Alessandra Lonardo invita i lettori a rallentare, a osservare e a lasciarsi trasportare dal viaggio, trasformando la routine in esperienza e l’attesa in poesia.














































