Anche quest’anno torna la Giornata di raccolta del farmaco

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Fino al 15 febbraio sarà possibile donare medicinali da banco per i più bisognosi in occasione della Giornata di raccolta del farmaco 2021.

Giornata di raccolta del farmaco
Sarà possibile donare in tutte le farmacie aderenti all’iniziativa

Anche quest’anno si terrà la Giornata di raccolta del farmaco: fino a lunedì 15 febbraio 2021, nelle farmacie aderenti (riconoscibili perché espongono la locandina dell’iniziativa) sarà possibile donare uno o più medicinali da banco per i più bisognosi.

I farmaci raccolti  saranno consegnati a oltre 1.800 realtà assistenziali che si
prendono cura delle persone indigenti, offrendo loro, gratuitamente, cure e medicinali.

Sul sito del Banco Farmaceutico è possibile trovare l’elenco completo di tutte le farmacie aderenti all’iniziativa sul territorio.

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Quest’anno la Giornata di raccolta del farmaco si farà non solo nonostante la pandemia, ma a motivo della pandemia –spiegano dal Banco Farmaceutico– A causa della crisi economica innescata da quella sanitaria, tante persone hanno perso il lavoro, chiuso la propria attività o subito una riduzione del proprio reddito. Chi, poi, era già povero è stato spinto in una condizione di ulteriore marginalità”. 

In Italia, nel corso dell’anno 2020, 434.000 persone indigenti hanno avuto bisogno di medicinali, ma non hanno potuto acquistarli per ragioni economiche.

Anche quest’anno sono numerose le farmacie che partecipano alla Giornata di Raccolta del Farmaco, meritevole iniziativa che assume un significato ancor più profondo nell’attuale contesto di emergenza sanitaria –spiega il carignanese Marco Cossolo, presidente di Federfarma Torino– La pandemia ha infatti contribuito ad aggravare la situazione delle persone più fragili e disagiate, che non riescono a curarsi adeguatamente. Aderendo a questa campagna le farmacie, animate per vocazione da spirito di solidarietà, tendono concretamente una mano a coloro che, a causa di crescenti difficoltà economiche, sempre più spesso sono costretti a fare rinunce peggiorando il proprio stato di salute o quello dei familiari”. 

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