Le minoranze (PD, Carmagnola Civica e Azione) chiedono all’Amministrazione Gaveglio chiarezza sul futuro dell’asilo nido “Craveri”, con un’interpellanza già depositata in vista del prossimo Consiglio comunale.

I gruppi consiliari di Carmagnola Civica, Partito Democratico e Azione hanno depositato un’interpellanza in vista del prossimo Consiglio comunale, in programma a fine settembre, per chiedere spiegazioni sul futuro dell’asilo nido comunale “Sebastiano Craveri”.
La struttura, attiva da oltre 45 anni, attualmente ospita 53 bambini e, grazie ai finanziamenti del PNRR e a un contributo comunale, è in fase di ampliamento con un nuovo edificio adiacente che porterà la capienza complessiva a 113 posti. L’investimento ammonta a 1,44 milioni di euro di fondi europei e oltre 400 mila euro di risorse comunali.
Secondo le minoranze, tuttavia, restano forti dubbi sulla gestione del servizio dopo l’apertura del nuovo plesso. «Già un anno fa chiedemmo in Consiglio come l’Amministrazione intendesse coprire il fabbisogno di personale e l’accresciuta spesa corrente corrispondente, ottenendo risposte evasive», ricordano.
A fine 2024, spiegano i consiglieri, è emersa l’intenzione dell’Amministrazione di «procedere all’esternalizzazione completa del servizio di asilo nido comunale, con il totale smantellamento dell’equipe educativa esistente, costituita da dipendenti del Comune di Carmagnola, e la distruzione di ogni continuità educativa».
Una scelta che, secondo le opposizioni, rischierebbe di disperdere «il patrimonio di esperienza, dedizione, conoscenza del territorio e delle famiglie» accumulato negli anni dalle educatrici comunali, oltre all’investimento fatto sulla loro formazione.
«Manca di ogni logica demolire un servizio che funziona, come testimoniano tutte le famiglie che ne usufruiscono, senza spiegare a nessuno quali finalità si intendono perseguire», aggiungono, ricordando come in passato la stessa Amministrazione definì la struttura “un fiore all’occhiello di Carmagnola”.
Le minoranze segnalano inoltre la mancata risposta della Giunta Gaveglio alle richieste dei sindacati: «CGIL, CISL e UIL già a dicembre 2024 inviarono unitariamente al Comune una lettera per richiedere un incontro urgente sull’argomento, ma non hanno mai ricevuto risposta, nemmeno ai successivi solleciti».
Da qui la decisione di portare la questione in Consiglio comunale, chiedendo un confronto aperto. «Crediamo che una decisione così cruciale per il presente e il futuro dei nostri bambini debba essere preceduta da un confronto con le famiglie interessate, con il personale storicamente operante nella struttura, con le organizzazioni sindacali e condivisa in modo trasparente con tutta la cittadinanza», concludono.














































