“Deficit di tipo gestionale, organizzativi e di personale”: l’Asl TO5 sospende l’autorizzazione all’Associazione Solidarietà Giovanile decretando la chiusura della Comunità per minori “Casa Mirò” di Carmagnola e trasferendo i giovani ospiti in altre strutture giudicate più idonee.
Un provvedimento pesante, che ha portato alla sospensione dell’autorizzazione che era stata concessa all’Associazione Solidarietà Giovanile ODV di Torino, sodalizio fondato negli anni Ottanta da don Domenico Cravero.
La delibera del direttore generale dell’Azienda sanitaria, Bruno Osella, ha anche stabilito “il trasferimento degli ospiti ivi accolti in una struttura adeguata“. Casa Mirò era stata aperta meno di un anno fa.
Gli ispettori dell’Azienda Sanitaria, nelle passate settimane, hanno eseguito un sopralluogo nella Comunità destinata a ospitare minori dagli 11 ai 17 anni, trovando diverse irregolarità: dalla trascuratezza nello stoccaggio dei cibi a bagni e stanze “in scarse condizioni igeniche“, dalla mancanza di estintori a un’area esterna in cui erano presenti arredi abbandonati e biciclette in stato di degrado.
Il verbale dell’Asl parla anche di “relazioni poco strutturate e incomplete” nella documentazione relativa ai giovani ospiti, di stanze non visionate in quanto l’addetta di turno non era in possesso delle chiavi, di un’operatrice inviata sul luogo di lavoro senza ancora aver firmato il contratto nonché di “alcune situazioni già segnalate alle Autorità” da parte di persone residenti nei dintorni.
Anche l’analisi della documentazione richiesta all’Associazione ha messo in luce alcune carenze, tra cui “una insufficienza dei ruoli educativo/psicologico, in dati giorni, a fronte di un eccesso di OSS” e di “personale privo di alcuni titoli di studio” richiesti.
La Commissione di Vigilanza dell’Asl TO5 ha quindi stabilito che vi siano anche stati diversi periodi in cui la struttura è rimasta totalmente priva di operatori a supporto dei minori ospitati.