Armi da fuoco al Bosco del Gerbasso: tre denunce

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Elevata anche una sanzione da 6.000 euro per l’introduzione non autorizzata di arma da fuoco all’interno dell’area protetta del Bosco del Gerbasso. Azione congiunta dei Guardiaparco con GEV e carabinieri.

Ente Parco Po Bosco del Gerbasso

L’Ente Parco che gestisce le Aree protette del Po torinese ha dato la notizia, sul proprio sito, che sono stati individuati (e denunciati) tre individui che, lo scorso inverno, avrebbero introdotto armi da fuoco all’interno del Bosco del Gerbasso, riserva naturale protetta, senza esserne autorizzati.

Il fatto era stato segnalato dai guardiaparco dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po torinese, che avevano individuato segni di proiettili di arma da fuoco su alcuni alberi. “Furono avviate immediatamente le indagini per introduzione non autorizzata di armi da fuoco all’interno di un’area protetta: ora è stato possibile individuare i presunti autori del gesto, anche grazie alla testimonianza di una Guardia Ecologica Volontaria (GEV) della Città Metropolitana di Torino e alla fattiva collaborazione dei carabinieri della stazione di Carmagnola“, commentano dall’Ente.

Stando a quanto riportato dal sito ufficiale, i guardiaparco hanno denunciato le tre persone alla Procura e contestato loro sanzioni amministrative per oltre 6.000 euro.
L’attività di vigilanza svolta dall’Ente di gestione delle Aree protette del Po torinese rientra fra le attività condotte in base a una convenzione con il Comune di Carmagnola, finalizzata a contrastare il fenomeno degli abbandoni incontrollati di rifiuti”, aggiungono dall’Ente di gestione delle Aree protette del Po torinese.

Realizzato nel 1987 dal Comune di Carmagnola, con il contributo scientifico dei conservatori del museo di Storia naturale della città, il Bosco del Gerbasso nella riserva naturale della Lanca di San Michele, oltre ad essere da quasi trent’anni un’oasi di conservazione dell’ambiente, è la meta preferita dei carmagnolesi che trovano lì natura, svago e aria buona.