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Carignano: mezzo milione di euro dalle multe per infrazioni stradali nel 2020

Secondo il resoconto annuale della Polizia municipale di Carignano, ammontano a circa 500 mila euro i soldi destinati al Comune ottenuti attraverso le multe per infrazioni di vario tipo. Gran parte della cifra è destinata alla manutenzione e alla messa in sicurezza delle strade.

L’autovelox fisso lungo la tangenziale ha fruttato mezzo milione di euro al Comune di Carignano nel corso del 2020

Il resoconto che la Polizia di Carignano redige annualmente al Comune parla chiaro: è di circa 1 milione e 200 mila euro la cifra ricavata nel 2020 dai verbali notificati per infrazioni relative al Codice della Strada, tra cui multe per eccessi di velocità registrati dagli autovelox e divieti non rispettati.

Non si tratta comunque dell’ammontare definitivo bensì di un dato provvisorio. Infatti, è necessario tenere in considerazione che a questa cifra si aggiungerà ancora la somma proveniente dalle multe effettuate negli ultimi mesi e che non sono ancora state riscosse per via della possibilità di saldarle entro i 60 giorni dalla notifica.

La cifra totale potrebbe però anche diminuire per via delle contestazioni andate a buon fine e, in alcuni casi, per la parte che non viene pagata e a cui seguirà il recupero crediti.

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Del ricavato totale delle sanzioni, una porzione viene poi destinata alle spese di notifica e di esternalizzazione del servizio, procedura in mano in parte al Gruppo Maggioli. Il rimanente netto viene infine suddiviso con la Città metropolitana di Torino, essendo alcune delle strade di proprietà dell’ente, e il Comune di Carignano.

Tonino Papa, vicesindaco carignanese, dichiara: “Al momento, la somma provvisoria ricavata dall’anno scorso è pari a circa 500 mila euro -e aggiunge- Relativamente all’utilizzo, gran parte di tale cifra sarà utilizzata per lavori di manutenzione e di messa in sicurezza delle strade“.

Tra i progetti che l’Amministrazione di Carignano ha in mente, in particolare, vi l’intenzione di istituire un numero maggiore di Zone 30 per costringere così gli automobilisti a rallentare in corrispondenza di aree del centro abitato che potrebbero rappresentare un pericolo per i pedoni che vi transitano“.

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