L’Asl TO5 ha revocato la sospensione dell’autorizzazione alla comunità educativa per minori “Casa Mirò” di Carmagnola, che può ora riaprire le proprie porte a minori tra 11 e 17 anni.

La decisione è arrivata dopo una serie di verifiche e sopralluoghi condotti dalla Commissione di Vigilanza dell’Azienda Sanitaria, che ha accertato il pieno rispetto dei requisiti igienico-sanitari, di sicurezza e di personale da parte dell’Associazione Solidarietà Giovanile, gestore della struttura.
L’ultimo sopralluogo, svoltosi nelle scorse settimane alla presenza anche dei Carabinieri e del Comune di Carmagnola, ha confermato il superamento di tutte le criticità riscontrate nei mesi scorsi.
La revoca della sospensione, firmata dal direttore generale dell’Asl TO5 Bruno Osella, consente quindi alla struttura di tornare operativa e accogliere nuovamente minori tra gli 11 e i 17 anni. Il provvedimento è stato trasmesso anche al Comune, alla Procura dei Minori di Torino, ai NAS, al CISA 31 e alla Regione Piemonte.
La sospensione delle attività di Casa Mirò era stata disposta la scorsa primavera, quando un’ispezione dell’Asl aveva evidenziato gravi carenze gestionali, organizzative e igieniche, come la mancanza di personale qualificato, irregolarità nella documentazione e locali non conformi agli standard richiesti.
A seguito di quel provvedimento, l’Azienda sanitaria aveva ordinato la chiusura temporanea della comunità e il trasferimento dei minori in altre strutture più idonee.
Ora, dopo mesi di lavori e adeguamenti, Casa Mirò può finalmente riaprire le sue porte, con l’obiettivo di tornare a rappresentare un punto di riferimento per l’accoglienza e l’educazione dei giovani in difficoltà sul territorio.













































