Coronavirus in Piemonte, attivata l’Unità di Crisi regionale

2600

Coronavirus in Piemonte: la Regione conferma il primo contagio a Torino e annuncia l’attivazione dell’Unità di Crisi. Ai cittadini con sintomi si raccomanda di telefonare al 1500 o al 112 e attendere in casa le istruzioni.

Coronavirus in Piemonte
Coronavirus in Piemonte: la Regione ha attivato l’Unità di Crisi, che segue l’evolversi della situazione 24 ore su 24

È stato confermato il primo caso di positività al Coronavirus in Piemonte, con il primo caso di Covid19 registrato a Torino. Riguarda un uomo di 40 anni che ha avuto contatti con un famigliare di un contagiato della Lombardia.

È stato ricoverato all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, le sue condizioni di salute non destano al momento preoccupazione -si legge in una nota diramata dalla Regione Piemonte Sono state prese le misure precauzionali nei confronti dei famigliari e delle persone che in questi giorni sono state in contatto con lui, compresi gli operatori sanitari che gli hanno prestato assistenza“.

Tutti negativi, invece, gli esiti degli altri 15 test di cui si era in attesa in Piemonte.
Al momento, quindi, è stato riscontrato un solo caso di positività al virus.

La Regione ha comunque istituito un’Unità di coordinamento regionale per monitorare e contrastare il Coronavirus in Piemonte, allestita all’interno della sede operativa della Protezione civile in corso Marche, a Torino. Sarà attiva 24 ore su 24, con aggiornamenti costanti anche tramite un’apposita pagina web.

L’Unità agirà prevalentemente sul fronte organizzativo, centralizzando le direzioni operative dei Servizi che si stanno occupando di monitorare e gestire l’evolversi della crisi.
Servirà a mettere in rete le unità operative delle varie Forze dell’Ordine eventualmente attivabili, a seconda delle necessità.

Al momento  non c’è nessun allarmismo, la situazione è sotto controllo e gestita con grande professionalità -ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Alberto CirioA fronte di un caso accertato, tutti gli altri analizzati in questi giorni sono risultati negativi“.

Cirio ha anche affermato che “negli ospedali piemontesi stiamo predisponendo dei percorsi speciali separati per chi presenti una sintomatologia sospetta. Inoltre stiamo comprando delle attrezzature che ci permetteranno di dimezzare il tempo del responso, che passerà alle attuali sei ore a tre ore“.

L’Assessore alla Sanità ha quindi sottolineato l’importanza di promuovere comportamenti virtuosi, raccomandando a chi manifesti sintomi di febbre e tosse e avesse avuto contatti con persone rientrate recentemente dalla Cina o con casi di sospetto contagio, di chiamare il 1500 o il 112 e attendere in casa le istruzioni. I servizi sanitari si faranno carico di valutare la situazione, caso per caso, anche a domicilio, garantendo le misure più appropriate.

Clicca qui per approfondire le misure di prevenzione per tutti i cittadini diffuse tramite un decalogo dal Ministero della Sanità e dall’Istituto Superiore di Sanità.