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Il cantautore piobesino Due Venti Contro torna con il brano “Menelao”

“Menelao” è il nuovo singolo del piobesino Due Venti Contro: un brano intimo ed emozionante, che anticipa il nuovo album del cantautore.

Il cantautore piobesino Giacomo Reinero aka Due Venti Contro (foto di Giulia Lingua)

Due Venti Contro, al secolo Giacomo Reinero, è un cantante e autore piobesino. Classe 1988, il suo progetto cantautoriale è segnato da due dischi: “Va Bene Così”, pubblicato nel 2014, e “In Fondo”, prodotto nel 2016.

Da pochi giorni è uscito il suo nuovo singoloMenelao“, che anticipa la pubblicazione di un album, con l’etichetta indipendente Il Piccio Records.

Lo pseudonimo è un gioco di parole, con riferimento al numero ventidue: una cifra ricorrente nella vita del cantautore, dal giorno del proprio compleanno all’anno di nascita del nonno materno, da cui prende anche il nome Giacomo.

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Il nuovo brano “Menelao” nasce con una telefonata. “Ero al lavoro, stavo guidando e ho ricevuto la chiamata di una mia cara amica. Ho accostato per rispondere e mi ha chiesto se nel mio repertorio avessi una canzone da dedicare a suo papà, scomparso da poco -racconta Due Venti Contro- In quel momento, mentre in radio passava Temporale di Ghemon, ho buttato giù alcune parole, e da lì è nata “Menelao”, che poi è il soprannome con cui spesso il padre della mia amica veniva chiamato“.

Un brano intimo e intenso, ricco di sensazioni e di emozioni in cui chiunque potrebbe rispecchiarsi: questo è anche l’intento del video, visibile su Youtube e realizzato da Giorgio Blanco.

Il filmato della canzone è stato girato tra le campagne di Piobesi e tra le vie di Torino, per trasmettere il senso del viaggio -spiega il cantautore- Inoltre volevo anche mettere in scena il passare del tempo e il susseguirsi delle generazioni: nel video ci siamo io, mio papà e uno dei miei nipoti, tutti vestiti nello stesso modo proprio per simboleggiare questo“.

La registrazione di questo e degli altri brani che andranno a comporre il nuovo album vede la collaborazione di Edoardo Campia, Nicolò Piccinni, Filippo Cornaglia, Alessio Morritti, Andrea De Carlo e Lillo Dadone.

Eravamo in montagna ad Exilles nel 2017 per la prima sessione di registrazioni: aveva nevicato tantissimo e avevamo lavorato sui pezzi fino a tardi. Nello stesso momento abbiamo registrato alcuni suoni della natura, come quello del vento, e ho voluto anche inserire quello della Dora, che dalla Val Susa arriva fino a Torino“, ricorda il cantautore piobesino.

Il nuovo album sarà composto da dieci tracce, per una durata totale di circa 35 minuti. L’uscita era prevista per la primavera 2021, ma l’emergenza sanitaria ha causato il suo rinvio.

Oltre al brano “Menelao” ci saranno tre collaborazioni, in particolare la canzone “12 Ore” realizzata con Fabrizio Fusaro e uscita a fine 2019. Una raccolta di brani che arriva dopo una lunga pausa: un periodo di dubbi ma anche di profonda riflessione, accompagnata dalla musicoterapia, con l’obiettivo di valorizzare al massimo il proprio lavoro.

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Poi la quarantena e il 2020, anno nero per il settore della Cultura. “Durante la primavera dell’anno scorso, il primo periodo in cui tutto era stato chiuso per la pandemia, sono riuscito ad andare avanti con il disco e mi sono anche inventato un progetto”, racconta il cantautore.

Il progetto “CoronaReaction” prevedeva infatti la ripresa delle proprie canzoni, pubblicate tramite video sui social; in seguito Due Venti Contro ha chiesto ad alcuni artisti tra i suoi amici di realizzare delle cover dei suoi stessi brani, ottenendo risultati interessanti e positivi.

A causa del Covid tutto è stato giustamente sospeso, ma non comprendo le chiusure prolungate e forzate avvenute da settembre in poi, senza una programmazione a sostegno al settore artistico -commenta- L’arte è una parte essenziale della nostra storia e anche dell’economia italiana. Quello che mi manca è il potersi ritrovare e chiacchierare anche con pochi amici intorno a un tavolo, per confrontarsi e passare del tempo insieme: manca la socialità”.

In quarantena il cantautore ha anche provato nostalgia per il suo paese natale, Piobesi. “Sono anni che vivo a Torino, ma ogni tanto la mancanza di Piobesi si fa sentire -conclude Due Venti Contro- C’è un senso di gratitudine nel paese e nelle persone, legato al veder scorrere concretamente le stagioni, all’assaporare i prodotti della terra, che a volte è difficile scorgere in città“.

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