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Il test del Dna ai cani torna a far discutere il Consiglio comunale di Carmagnola

Con due interpellanze presentate dai gruppi di opposizione, il Consiglio comunale di Carmagnola questa sera tornerà a trattare il tema dei prelievi del DNA ai cani.

A Carmagnola continua a far discutere il progetto di test del DNA dei cani per contrastare il fenomeno delle deiezioni

Il progetto di prelievo del DNA ai cani, voluto dal Comune di Carmagnola come strumento per il contrasto delle deiezioni abbandonate, torna a far discutere il Consiglio comunale. Nella seduta di questa sera, infatti, l’Assise civica discuterà due interpellanze sul tema, presentate dalle opposizioni.

Quante risorse comunali sono state spese e impegnate sin dall’inizio di questo progetto? -chiede il consigliere Roberto Frappampina. capogruppo de “Il futuro di Carmagnola” L’Assessorato intende prorogare ulteriormente i termini per la registrazione? Nel caso, con quali motivazioni?“.

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Il 30 settembre, infatti, si è chiusa ufficialmente la possibilità di effettuare i prelievi dei campioni di DNA tramite tampone salivare; da questo mese, stando a quanto annunciato dall’assessore Pampaloni nei mesi scorsi, sarebbero dovute scattare le prime multe ai proprietari inadempienti.

Quanti cani risultano ancora da censire? Gli avvisi di pagamento delle sanzioni sono già stati o verranno inviati? E’ già stata rilevata qualche infrazione attraverso l’identificazione del proprietario dei cani le cui deiezioni sono state lasciate sul suolo pubblico e raccolte per l’esame del DNA?“, sono le altre domande poste da Frappampina.

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Anche i consiglieri di centrosinistra hanno presentato una loro interpellanza: “Quanti proprietari di cani hanno adempiuto all’obbligo introdotto? Quanti cani risultano attualmente registrati all’anagrafe canina? Quante sanzioni sono già state erogate agli inadempienti? Con quali esiti? L’assolvimento dell’obbligo, se non è stata ancora contestata l’infrazione, produce l’esenzione dalla sanzione?“, si legge nel testo firmato da PD e lista Elia.

Pure questa interpellanza chiede se siano già stati avviati dei controlli mediante prelievo delle deiezioni e loro analisi, o quando si intenda comunque avviare tale procedura. “Vorremmo infine sapere come verranno gestite la raccolta e il conferimento dei campioni fecali e come saranno liquidate le spese per le analisi del DNA“, concludono i rappresentanti del centrosinistra.

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