Un giovane siciliano riapre lo storico negozio di via Valobra “Alimentari Torazza”, nel centro storico di Carmagnola.
Certe storie profumano di ricordi e di terra: quella di Alimentari Torazza, nel centro di Carmagnola, è una di quelle che si assaporano con il cuore prima ancora che con il palato.
Una bottega che riapre non è mai solo una serranda che si alza: è un ritorno, una promessa, un abbraccio al quartiere. Ma questa riapertura ha qualcosa in più: ha il sapore della Sicilia e il calore di una storia d’amore.
A riportarla in vita è stato Giuseppe Barna, per tutti Peppe, originario di Sciacca, un giovane uomo dal sorriso schietto e dalle mani operose.
Il destino lo ha portato a Carmagnola, dove ha scelto di riaccendere le luci di quella che era la storica bottega dei nonni di Vera, la sua compagna. Un gesto che è insieme omaggio e rinascita, in cui le radici familiari si intrecciano con la passione per il buon cibo.
Oggi Alimentari Torazza è una piccola oasi dove si incontrano il Piemonte più autentico e la Sicilia più solare.
Tra scaffali curati con amore ci si perde tra fragole e asparagi, i prodotti dei contadini di Carmagnola, i vini del Roero, il miele Torazza di Ceresole, l’olio extravergine d’oliva gustosamente siculo, pesce, olive succose e dolci artigianali che sanno soprattutto di mandorle e tramonti mediterranei.
Ma non è solo un posto dove fare la spesa. È una piazza in miniatura, un rifugio urbano dove la gente si ferma a chiacchierare, a raccontarsi, a condividere ricette e sorrisi. Perché tra un’arancia siciliana e un ortaggio locale, qui si scambiano anche tante emozioni.
È il calore di una bottega che ti fa sentire parte di una piccola comunità intrecciata di affetto e di tradizioni.
In un tempo in cui tutto corre, Alimentari Torazza ci ricorda quanto sia bello rallentare, tornare alle botteghe di fiducia, riscoprire il valore delle piccole cose. E magari, tra una spesa e una chiacchiera, innamorarsi di nuovo della città, dei portici di via Valobra che ritorna rinnovata, del cibo, della vita.
