Presentate tre iniziative di mobilità sostenibile promosse dal Comune di Carmagnola: “un Piano B contro traffico e smog, in attesa delle necessarie infrastrutture“.
Il Comune di Carmagnola ha presentato ieri tre iniziative di mobilità sostenibile, primo passo per ridurre l’emissione di inquinanti legati alla mobilità e per stimolare i cittadini a cambiare il proprio stile di mobilità.
Si tratta del car sharing, dell’impianto di colonnine elettriche per la ricarica di veicoli elettrici e dell’autobus ad alimentazione elettrica per il trasporto urbano.
“E’ importante avviare un percorso di cambiamento che coinvolga i singoli cittadini in prima persona, poiché il problema dell’inquinamento dell’aria che affligge la nostra città non è risolvibile se noi stessi non cambiamo per primi le nostre consuetudini –ha sottolineato il sindaco Ivana Gaveglio– Le misure sinora attuate per il contenimento delle emissioni di biossido di azoto e di particolato, per quanto utili, non sono state sufficienti a raggiungere un livello accettabile di qualità dell’aria. La città di Carmagnola sente in modo significativo la problematica relativa alla mobilità che è ulteriormente aggravata a causa dell’assenza di una tangenziale che consenta ai mezzi che si spostano tra le province di Cuneo e di Torino di non attraversare la città“.
Nonostante l’applicazione del protocollo per il miglioramento della qualità dell’aria, con la limitazione al transito dei mezzi e la riduzione della temperatura del riscaldamento negli edifici pubblici e privati, il numero degli sforamenti annuali della soglia di 50 μg/m3 di PM10 rimane a Carmagnola ben sopra al limite massimo di 35 sforamenti annui, considerato come numero limite per la protezione della salute umana. Solo nel primo trimestre del 2019, caratterizzato da assenza di precipitazioni, gli sforamenti rilevati sono stati addirittura 48.
“Occorre pertanto modificare le modalità e i mezzi con i quali ci si sposta nella quotidianità, utilizzando mezzi con ridotte emissioni -prosegue Gaveglio- Proprio con questo obiettivo partono queste tre innovazioni nel trasporto pubblico carmagnolese, che rappresentano un “Piano B” in attesa che vengano risolti i problemi infrastrutturali“.
“Il car sharing è frutto di un lavoro partito nel 2016 e verrà utilizzato innanzitutto dall’Amministrazione e dal personale comunale, anche per dare il “buon esempio” alla popolazione –dichiara l’assessore ai trasporti, Alessandro Cammarata– Spero inoltre che l’installazione delle colonnine di ricarica stimoli l’acquisto e l’utilizzo di mezzi a trazione elettrica, così come l’attivazione del bus elettrico rappresenta un segnale di attenzione nei confronti dei cittadini che vivono in una zona particolarmente esposta agli effetti del traffico“.
Alla presentazione dei nuovi servizi di mobilità sostenibile erano presenti, oltre all’Amministrazione cittadina, anche i rappresentanti di alcuni Comuni limitrofi (tra cui Poirino, Santena e Villastellone), oltre alla Città Metropolitana di Torino, a testimonianza che la questione del traffico è da affrontare a livello territoriale.