Novità per l’ospedale unico dell’Asl TO5, il neo direttore Pescarmona cambia rotta

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Di fronte all’Assemblea dei sindaci dell’Asl TO5, il neo direttore generale Angelo Pescarmona ha annunciato diverse novità per quanto riguarda il futuro ospedale unico: Cambiano passa in pole position tra le possibili location. Rivalutato anche il ruolo dei nosocomi esistenti e annunciato un nuovo ospedale “di Comunità” a Carignano.

ospedale unico to5
Stando a quanto dichiarato dal direttore generale Pescarmona, sarà rivalutato il ruolo del San Lorenzo di Carmagnola anche dopo la nascita del futuro ospedale unico dell’Asl TO5

Il neo direttore generale dell’Asl TO5, Angelo Pescarmona, ha presentato ai sindaci del territorio il suo piano per il futuro ospedale unico, annunciando diverse novità. Tra queste, una visione più “ramificata” dell’assistenza sanitaria sul territorio, con la rivalutazione dei nosocomi già esistenti (tra cui il San Lorenzo di Carmagnola) e la creazione di nuove strutture ospedaliere, a partire da Carignano.

Possibile cambio di rotta anche per quanto riguarda la localizzazione del futuro ospedale unico: mentre, per diverse ragioni, le aree di Moncalieri-Trofarello (Vadò) e Villastellone (ex Stars) continuano a non convincere del tutto, pare essere passata in pole position la proposta di realizzarlo a Cambiano, area peraltro molto baricentrica rispetto a tutto il territorio dell’Asl.

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Secondo quanto trapelato dall’Assemblea dei Sindaci, sull’area di Vadò pesano infatti i dubbi legati alla sicurezza idrogeologica (dopo le luci e ombre evidenziate dallo studio del Politecnico, è ora in corso un approfondimento tecnico da parte della Regione) mentre l’ex Stars presenterebbe problemi legati alla possibile presenza di inquinanti nel sottosuolo.

Il nuovo ospedale dell’Asl TO5 deve comunque essere concepito come anello di una rete più ampia e non come struttura che sostituisce i tre nosocomi di Moncalieri, Chieri e Carmagnola -ha dichiarato Pescarmona ai sindaci- L’emergenza Covid ha messo in secondo piano sia la visione prevalentemente economicista della Sanità sia la razionalizzazione dei posti letto, concetti che hanno governato la programmazione degli ultimi anni“.

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Le novità annunciate da Pescarmona -che a breve dovrebbe confrontarsi ufficialmente con la Regione per ottenere il necessario “via libera” al suo piano- riguardano infatti anche la concezione generale della “rete” della Salute sul territorio dell’Azienda sanitaria.

Prevediamo la creazione di due ospedali di Comunità, a Carignano e Nichelino, e di sette Case di Comunità, di cui due nel Distretto di Carmagnola, oltre all’attivazione di uno o due call center a servizio dei pazienti residenti nel territorio di competenza“, ha concluso il direttore generale.

Il sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio, al termine dell’Assemblea, ha espresso cauto ottimismo: “Ringrazio Pescarmona per questo primo momento di confronto, articolato su due livelli: innanzitutto, la consapevolezza che i servizi oggi chiusi devono ripartire al più presto, con l’impegno ad attivarli; quindi, la prospettiva di coprire con una percentuale maggiore il fabbisogno di posti letto nell’area. Attendiamo di capire se questo porterà al territorio non solo strutture ma anche personale in numero adeguato“.

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