Ospedale unico Asl TO5: la posizione di Italia Viva

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I referenti di Italia Viva intervengono sul tema dell’ospedale unici dell’Asl TO5, sottolineando le ragioni della scelta del sito di Vado, tra Moncalieri e Trofarello, e la necessità di non rimandare la decisione.

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[immagine di repertorio]
Riceviamo da Italia Viva della Provincia di Torino e del Carmagnolese-Chierese un contributo sul tema dell’ospedale unici dell’Asl TO5:

Se non si trattasse della tutela della nostra salute. Se non fosse che è dal 2015 che si affronta e pianifica ufficialmente l’argomento. Se si ignorasse che gli atti formali della Regione Piemonte risalgono al 2016-2018. Se non si facesse troppo caso allo stop imposto ormai dal 2019 all’iter procedurale da parte della politica. Se si dimenticassero per un attimo i risultati dello studio di fattibilità, dell’approfondimento specialistico del Politecnico di Torino e dell’analisi approfondita degli aspetti socio-economici e sanitari effettuata dall’Ires Piemonte. Se non si facesse troppo caso alla svolta imposta dalla pandemia che di fatto ha portato in primo piano i presidi ospedalieri e la medicina del territorio. Se non si leggessero le numerose e contraddittorie dichiarazioni, soprattutto quelle rilasciate nel periodo 2020-2021, di chi ha chiare responsabilità politiche…

Ospedale unico Asl TO5, polemiche dopo il nuovo studio

…noi tutti concluderemmo che l’ospedale di eccellenza del territorio a Vadò è ormai cosa fatta. E invece no. Il nuovo ospedale non è affatto al traguardo, anzi si apprende dai recenti articoli di giornale che l’assessore regionale Icardi ha ritenuto come necessità improrogabile l’istituzione dell’ennesimo nuovo gruppo di lavoro.
Per far cosa? Per rianalizzare, rivalutare, ridiscutere, ridecidere, ecc…

Dai cronoprogrammi analizzati emerge sostanzialmente che dalla progettazione al collaudo dell’opera occorrerebbero grossomodo otto anni. Quindi se iniziasse oggi la progettazione potremmo vedere l’ospedale all’inizio del 2030. Se consideriamo che la programmazione sanitaria risale al 2015, l’opera potrebbe veder la luce dopo 15 anni di gestazione. Ma concedeteci un dubbio lecito: ma siamo veramente all’avvio della progettazione? Diremmo di no. Quindi i tempi suddetti potrebbero essere ulteriormente dilatati con un forte rischio, ad esempio, per la finanziabilità dell’opera stessa.

Novità per l’ospedale unico dell’Asl TO5, il neo direttore Pescarmona cambia rotta

Il nostro Paese oggi ha l’assoluta necessità di dire “sì” alla tutela della salute e allo sviluppo. Purtroppo, in antitesi alle linee tracciate dal Governo, noi cittadini del territorio dell’Asl TO5 stiamo vivendo un vero incubo per un “no” al presidio e al sistema ospedaliero del futuro. Un “no” che con il passare del tempo sta diventando sostanziale.

È vero ed innegabile che tutti noi abbiamo compreso che la pandemia ha aumentato la domanda di servizi sanitari di eccellenza e di una rete capillare di servizi di prossimità che possano raggiungere il maggior numero di persone.
Come è altrettanto vero che il nuovo ospedale non sarà solo un contenitore di reparti ad alta specializzazione, ma al contrario sarà il fulcro di una nuova sanità del territorio in grado di gestire, in sinergia con presidi sanitari esistenti e futuri, il nuovo scenario sanitario e sociale che avremo davanti a noi nei prossimi decenni.

Ospedale unico Asl TO5, riaperti i giochi (e gli scontri)

Quello che non è assolutamente vero è che ci sia ancora la necessità di approfondire quello che abbiamo già capito.

I Coordinatori Italia Viva per la Provincia di Torino
Mariangela Ferrero – Roberto Gentile

I referenti Italia Viva per il Chierese e Carmagnolese
Federica Zamboni – Pier Antonio Pasquero

Ospedale unico Asl TO5, Italia Viva difende Moncalieri