Piobesi in attesa di fondi per il restauro dell’ex convento del paese

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Il Comune di Piobesi Torinese attende finanziamenti per il restauro dell’ex convento del paese in via Albertini: a che punto è l’iter per la sua messa in sicurezza?

A Piobesi continua l’iter a favore del restauro dell’ex convento dei frati minori osservanti, in via Albertini

A Piobesi Torinese è in corso l’iter per il restauro dell’ex convento dei frati minori osservanti, che si trova in via Albertini nel centro del paese.

L’edificio, fondato nel 1638 dai Frati Minori Riformati di San Francesco, fu attivo per due secoli nel paese, fino all’inizio del XIX secolo, quando l’ordine fu soppresso a seguito della Rivoluzione Francese. Il convento passò quindi sotto la proprietà di privati e successivamente ad una ditta francese aggregata poi alle Fabbriche Riunite per la fabbricazione di fiammiferi di Milano; la struttura fu anche sfruttata per l’ammasso del grano creato dal regime fascista. A causa delle diverse funzioni che negli anni ha assunto, oggi rimangono piccole porzioni riconoscibili del convento originario.

Il Comune di Piobesi, proprietario del fabbricato, da anni ha fatto realizzare interventi per la sua messa in sicurezza, ma sono necessari ancora altri lavori di restauro e risanamento per il suo riutilizzo.

Ad aprile 2020 lo studio “Architetti Liliana Canavesio, Andrea Bruno e Valter Bruno” di Volvera è stato incaricato per realizzare le pratiche amministrative necessarie per candidare gli interventi e ottenere finanziamenti sovracomunali, per quanto riguarda i piani fuori terra dell’edificio. Il Ministero dei Beni Culturali aveva infatti messo a disposizione dei fondi per la riqualificazione del patrimonio storico-artistico dei beni di proprietà dei Comuni piemontesi, ma per poterli ottenere era necessario avere l’autorizzazione da parte della Soprintendenza di competenza.

Grazie a questo primo incarico il Comune di Piobesi ha potuto ottenere un contributo di circa 78 mila euro dal Ministero dei Beni Culturali. Gli interventi legati ai piani fuori terra del convento riguardano indagini stratigrafiche e prove di presentazione estetica; interventi conservativi su volte, solai e murature; il ripristino conservativo di intonaci e cornici e la sistemazione delle pavimentazioni in cotto. Si aggiungono inoltre la posa di nuovi serramenti lignei sulle pareti perimetrali dell’edificio, la valorizzazione dell’area verde esterna e il restauro degli affreschi murari.

Nel mese di marzo 2021 un simile procedimento è stato portato avanti anche per il piano interrato del convento: lo stesso studio di architetti che si era occupato dei piani fuori terra è stato incaricato per realizzare le pratiche necessarie da presentare ala Soprintendenza di Torino, allo scopo di ottenere ulteriori fondi dal Ministero dei Beni culturali. L’ente ha infatti dato la disponibilità di nuovi finanziamenti, sempre volti al restauro del patrimonio storico-artistico delle proprietà comunali del Piemonte.

Qualora l’amministrazione ottenesse le risorse necessarie per il restauro del convento, l’iter procederà in avanti per redigere il progetto vero e proprio legato ai lavori, dei quali però è ancora prematuro definire le tempistiche.