Pralormo è una delle cinque “Spighe Verdi” 2020 del Piemonte

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Assegnato anche nel 2020 al Comune di Pralormo il riconoscimento “Spighe Verdi” da parte di FEE Italia e Confagricoltura.

spighe verdi pralormo
Confermato il riconoscimento nazionale “Spighe Verdi” al Comune di Pralormo

Il Comune di Pralormo è stato confermato per il 2020 tra le cinque Spighe Verdi del Piemonte, riconoscimento per i Comuni rurali virtuosi a livello ambientale che ha premiato 46 realtà in tutta Italia.

I riconoscimenti sono stati annunciati da FEE Italia – Foundation for Environmental Education e da Confagricoltura. Oltre a Pralormo, in Regione, il marchio di qualità ambientale è andato a Monforte d’Alba, Santo Stefano Belbo (in provincia di Cuneo), Volpedo (Alessandria) e Canelli (Asti).

“Spighe Verdi” è un programma nato per diffondere tra i Comuni rurali strategie di gestione del territorio virtuose che implementino la sostenibilità e che giovino all’ambiente e alla qualità della vita dell’intera comunità.

Il settore agricolo, mai come in quest’ultima edizione, è stato protagonista sul territorio: durante il lockdown le aziende agricole hanno creato occupazione, assicurato  costantemente la presenza sul territorio di cui gli agricoltori sono da sempre custodi e sostentato l’Italia intera con prodotti agroalimentari di qualità”, commentano dal Confagricoltura Piemonte.

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Per portare i Comuni rurali alla graduale adozione dello schema “Spighe Verdi“, FEE Italia ha condiviso con Confagricoltura un set di indicatori in grado di fotografare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.

Alcuni indicatori presi in considerazione sono stati: la partecipazione pubblica; l’educazione allo sviluppo sostenibile; il corretto uso del suolo; la presenza di produzioni agricole tipiche, la sostenibilità e l’innovazione in agricoltura; la qualità dell’offerta turistica; l’esistenza e il grado di funzionalità degli impianti di depurazione; la gestione dei rifiuti con particolare riguardo alla raccolta differenziata; la valorizzazione delle aree naturalistiche eventualmente presenti sul territorio e del paesaggio; la cura dell’arredo urbano e l’accessibilità per tutti senza limitazioni.

Le realtà virtuose delle aree rurali italiane premiate con Spighe Verdi sono un riconoscimento importante per il nostro Paese che contribuisce anche a rafforzare l’immagine e la visibilità dell’agricoltura –ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente di ConfagricolturaLe numerose adesioni hanno confermato che il rilancio dell’economia nazionale, soprattutto in questa fase di ripartenza, passa proprio attraverso i Comuni e i piccoli borghi, un vero patrimonio italiano, nel quale le attività agricole sono centrali. Mi inorgoglisce che, attraverso questo programma, venga anche certificato il valore del lavoro degli agricoltori. Sono loro che, attraverso le loro attività innovative e sempre più attente alla sostenibilità, la cura e presidio del territorio, hanno contribuito nel corso degli anni ad assicurare una corretta gestione ambientale, riuscendo a conservare e valorizzare questi territori come attrazione turistica, culturale ed enogastronomica“.

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Nel gruppo di lavoro è stato importante il contributo di diversi Enti istituzionali quali il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; il Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo; il Comando Unità Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri; l’ISPRA e il CNR.

Viene premiata una scelta forte di gestione del territorio, in una cornice di sostenibilità e in una prospettiva di conservazione del paesaggio, cha va fino alla corretta gestione dei rifiuti e al miglioramento dell’arredo urbano –ha dichiarato Flaminia Santarelli, direttore generale Turismo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo- Viene premiato un percorso di condivisione, dove tutti diventano soggetti attivi e forte è il contributo dell’agricoltura locale e delle produzioni agroalimentari di qualità“.