L’associazione Progetto Cantoregi, insieme al Comune e all’Anpi di Racconigi, presenta il reading online “Voci di libertà – Oratorio laico sulla Resistenza delle Donne” per celebrare il giorno della Liberazione.
In occasione del 25 aprile 2021, Progetto Cantoregi, in collaborazione con la sezione Anpi locale e Comune di Racconigi, celebra l’impegno coraggioso, la profonda passione civile, la risoluta fedeltà ai valori di libertà e fratellanza, o meglio dire sorellanza, delle donne durante la Liberazione dal nazifascismo, con il reading online “Voci di libertà. Oratorio laico sulla Resistenza delle donne”.
Una lettura collettiva a più voci, per raccontare l’impegno femminile nella lotta per la liberazione dell’Italia, ripreso alla Soms di Racconigi e trasmesso dal 24 aprile sui canali social e sul sito di Progetto Cantoregi e sul sito del Comune di Racconigi.
In scena per “Voci di libertà” le attrici Irene Avataneo, Chiara Franza e Alessandra Lappano; interverranno anche Pierfranco Occelli, presidente della sezione Anpi di Racconigi e il sindaco Valerio Oderda.
Durante il periodo della Resistenza, le donne si sono impegnate nella lotta di Liberazione su più fronti: nello scontro armato, nel lavoro di informazione, approvvigionamento e collegamento, nella stampa e propaganda, nel trasporto di armi e munizioni, nell’organizzazione sanitaria e ospedaliera, nel Soccorso rosso, nei Gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti della libertà.
Antifasciste per scelta personale o tradizione familiare, appartenenti a tutte le fasce sociali e impegnate in ogni professione, giovani e anziane, provenienti da tutta Italia, con armi o senza, le donne hanno partecipato attivamente alla guerra di Liberazione, divenendo un elemento imprescindibile della Resistenza. Insieme e al pari degli uomini sono state protagoniste della Resistenza civile. Alcune loro azioni di massa hanno ottenuto risultati molto significativi sia da un punto di vista strategico che politico. Solo a 35.000 donne, a fronte di 150.000 uomini, è stata riconosciuta la qualifica di “partigiana combattente“, nonostante un impegno, nei fatti, molto incisivo.
Ada Gobetti bene ricorda il ruolo delle donne nel contesto della lotta al fascismo: “Nella Resistenza la donna fu presente ovunque: sul campo di battaglia come sul luogo di lavoro, nel chiuso della prigione come nella piazza o nell’intimità della casa. Non vi fu attività, lotta, organizzazione, collaborazione, a cui ella non partecipasse: come una spola in continuo movimento costruiva e teneva insieme, muovendo instancabile, il tessuto sotterraneo della guerra partigiana”.
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