Salamone chiede le primarie per il centrodestra

862

Salamone 2«I moderati di Carmagnola si ritrovino per analizzare, insieme, le esigenze della nostra città e siano poi le primarie a scegliere la persona più rappresentativa per guidarli alle prossime elezioni comunali»: così l’ex vicesindaco Alessandro Salamone, attuale consigliere del Pdl, interviene nel dibattito che sta animando il centro-destra carmagnolese in vista del voto amministrativo che si terrà nella tarda primavera.

Lei, che ha sfidato Silvia Testa all’ultimo ballottaggio, come vede la situazione del suo schieramento politico di riferimento? «Premetto che mi ritengo un esponente di centro, che ha sempre militato tra i moderati. Oggi mi fa piacere vedere che tutti facciano appelli all’unità della nostra parte politica, anche se mi chiedo dove fossero molti di loro quattro anni fa, quando il centro-destra carmagnolese venne inquinato da chi, addirittura, lavorò al secondo turno per aiutare l’attuale sindaco. Mi viene difficile, ad esempio, pensare ad alleanze con certi esponenti della Lega Nord che, all’epoca della Giunta Surra, sfiduciarono di fatto il sindaco in carica a sei mesi dal voto».

Per lei cosa significa “unità”? «Penso a una coalizione che sia composta da persone oneste e capaci, al di là di “etichettature” da parte dei partiti; uno schieramento trasversale che nasca con la volontà di amministrare il bene comune, andando a rispondere ai bisogni della nostra città».

Che tipo di bisogni? «Carmagnola deve tornare a essere una città come in passato, non un dormitorio. L’amministrazione civica deve offrire servizi ai cittadini, avere cura dell’ambiente e del verde pubblico, occuparsi delle cose importanti nella vita quotidiana, a partire dalle manutenzioni e dalle asfaltature. Per fare questo occorre che tutte le figure del centro-destra che si ritengono rappresentati ve di fasce di elettorato sul territorio si confrontino e definiscano un programma comune su cui lavorare congiuntamente».

Come lei ben sa, però, è fondamentale anche trovare il candidato giusto. Lo scorso mese il capogruppo leghista Pampaloni, intervistato dal nostro giornale, ha parlato della necessita di “aprire alla società civile” per individuare tale figura. Concorda? «Resto perplesso, poiché temo che così si rischi di demonizzare chi negli anni ha fatto Politica, portando valore aggiunto alla città. Se la ricerca forzata del “nuovo”, pur attraendo magari dei consensi, porta a un’Amministrazione come quella attuale, credo sia meglio affidarsi a persone serie e con esperienza, che abbiano passione, senso del dovere e assiduità. La politica non è un gioco, ma una cosa seria. Per questo credo che le primarie, una volta trovata l’intesa sui contenuti, possano rappresentare uno strumento ideale per trovare il candidato giusto».

Francesco Rasero