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La Giunta di Santena contro il disegno di legge “Allontanamento zero”

La Giunta di Santena si oppone al disegno di legge “Allontanamento zero” volto a inserire l’allontanamento del minore dalla famiglia di origine come ultima opzione disponibile e solo in gravi casi.

Santena, Giunta contro il disegno di legge “Allontanamento zero”

La Giunta di Santena si oppone al disegno di legge “Allontanamento zero”, proposto dall’assessore regionale alle Politiche sociali Chiara Caucino e che vede l’allontanamento del minore dalla famiglia di origine come ultima opzione disponibile da prendere in considerazione solo in casi gravi.

L’obiettivo dell’Assessore è infatti quello di prevenire questo fenomeno e sostenere la genitorialità attraverso una serie di operazioni di supporto economico, sociale e psicologico dedicato ai parenti entro il quarto grado.

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L’opposizione della Giunta sanremese -che ha invitato la Regione a sospendere o a ritirare la prosposta- deriva da una mancata presa in esame dei dati in quanto considerato “un provvedimento fondato su presupposti fondamentalmente errati e nato per rispondere ad un problema scarsamente realistico, ovvero un eccesso di bambini in tutela e un’assenza di progetti di sostegno alla genitorialità“.

Lidia Pollone, assessore comunale alle Politiche Sociali, dichiara: “L’allontanamento dalla famiglia di origine avviene in extrema ratio e viene applicato unicamente in casi di carenze educative, problemi psichiatrici o dipendenze dei genitori, incuria e trascuratezza -e continua- “Allontanamento zero” non è la soluzione per tutelare i minori, ma appare come una scelta politica che non tiene conto dei dati e del lavoro di tutti coloro che si impegnano a aiutare e proteggere i minori”.

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L’impegno da parte della Giunta è quello di sviluppare e consolidare i servizi legati all’ambito sociale -come il sostegno psicologico e l’accompagnamento educativo- dedicando a questo settore una parte delle risorse del bilancio.

Il sistema dei servizi piemontesi è ricco di professionalità di primo ordine e, per molti aspetti, rappresenta un modello per il resto d’Italia. Questo meccanismo è stato tuttavia affaticato dalla carenza di personale e di risorse e dalla scarsa omogeneità territoriale e integrazione tra comparto sociale, educativo e sanitario -dichiara il sindaco Ugo Baldi– È importante riabilitare e sottolineare il ruolo degli assistenti sociali e delle autorità giudiziarie che lavorano per aiutare i minori e la famiglie che vertono in situazioni difficili“.

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