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“Scrittori per caso in viaggio”, un libro scritto da adulti e bambini

“Scrittori per caso in viaggio” è il titolo del libro scritto a dodici mani da tre bambini del reparto di dialisi dell’ospedale Regina Margherita di Torino con due carignanesi di DonneInsieme e un’infermiera.

“Scrittori per caso in viaggio”

Le due carignanesi Michaela Scarino e Sylvie Borriello, appartenenti al gruppo DonneInsieme, insieme all’infermiera Lorena Stievano, hanno aiutato tre piccoli scrittori del reparto di dialisi dell’Ospedale Regina Margherita di Torino a realizzare un libro dal titolo “Scrittori per caso in viaggio”.

Il libro si inserisce all’interno del progetto “Scrittori per caso”, a cui ha collaborato l’Associazione “Il Porto dei Piccoli”, nata nell’ospedale genovese Gaslini, che organizza attività ludico-ricreative all’interno degli ospedali.

L’iniziativa è nata dall’idea di Michaela Scarino che a marzo dell’anno scorso, a seguito del lockdown e dell’impossibilità di far visita ai bambini in ospedale, ha proposto di intrattenere alcuni dei piccoli pazienti con la creazione di storie fantastiche tramite incontri virtuali.

Grazie all’aiuto e alla disponibilità di Sylvie Borriello e Lorena Stievano, infermiere nel reparto di dialisi, questo desiderio è diventato possibile e si è concretizzato con la fantasia di tre bambini, di età compresa tra i dieci e i tredici anni: Nihal el Ouadih, Gabriele Lupi e Federica Guaglione.

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Accanto alle storie poi, le illustrazioni di Antonella Balla, Cecilia Peirettil e Aurora Mencucci, che hanno disegnato e colorato i protagonisti.

Ogni componente di “Scrittori per caso” ha impersonificato uno dei personaggi: nel racconto, Nihal è Stella Fantastica; Gabriele prende il nome di Giumberto Caccamo; Federica diventa Maga Puffa e le due infermiere, Lorena e Sylvie, si trasformano in due topoline, rispettivamente Smemorina e Smemoranda. Il tutto è narrato dalla penna di Michaela Scarino che, sotto il nome di Gatta Arruffata, ha preso appunti, riunito le idee e pilotato la storia per renderla coesa.

Questa la trama: “Doveva essere una tranquilla serata tra amici… una pizza, una Coca Cola e tante risate e invece è solo l’inizio di un viaggio con la fantasia per volare fuori dalla stanza e incontrarsi con personaggi e mondi paralleli”.

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Gli incontri si sono svolti esclusivamente a distanza durante la terapia di dialisi dei bambini. “E’ stato bellissimo entrare a contatto con l’immaginazione senza limiti dei bambini e poter mettere su carta i loro pensieri -commenta Michaela- Inoltre, nonostante gli schermi e le differenze di età, si è creata una bellissima amicizia tra i membri del gruppo, che compare anche tra le pagine”.

Uno degli obiettivi in programma per il futuro è l’organizzazione di letture animate del libro, in modo da permettere ai bambini di recitare le battute dei loro personaggi all’interno del libro.

L’intero ricavato del libro, venduto esclusivamente su Amazon, è destinato alle attività ludiche del reparto di dialisi dell’ospedale torinese.

In particolare, uno dei progetti che si intende concretizzare al termine dell’emergenza sanitaria è una gita fuoriporta, una “avventura vera”, che si vorrebbe attuare con il gruppo “DonneInsieme”.

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