Smart working, appello a Brunetta: “Strada maestra per l’efficienza”

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Il vicesindaco della Città metropolitana di Torino, Marco Marocco, ha inviato una lettera al ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, al fine di ricordare l’efficacia dello smart working.

smart working brunetta
Lettera del vicesindaco metropolitano di Torino, Marco Marocco, a Renato Brunetta, a sostegno dello smart working nella Pubblica Amministrazione, dopo le recenti dichiarazioni del ministro sul tema del lavoro agile (foto: Facebook)

Un appello al ministro Renato Brunetta per ribadire che la strutturazione ben regolamentata dello smart working è la strada giusta per aumentare la produttività della Pubblica Amministrazione.

Questo il contenuto principale della lettera inviata dal vicesindaco metropolitano, Marco Marocco, al titolare del dicastero per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione, per invitarlo a concentrarsi sull’incremento dell’efficienza.

La lettera fa seguito alle dichiarazioni del ministro secondo cui il ritorno dei lavoratori in presenza, con i relativi effetti come l’aumento dei consumi legati alla pausa pranzo, produrrà risultati benefici per il PIL del Paese.

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“È noto infatti che la strutturazione ben regolamentata del lavoro agile come la sperimentazione attuata nei mesi di lockdown ha ben dimostrato, rappresenta un incontestabile aumento della produttività, dato che si lavora per obiettivi e non per incombenze e compiti fini a sé stessi”, scrive Marocco.

La lettera del vicesindaco metropolitano cita anche altri aspetti positivi del lavoro agile, come le ore di spostamenti risparmiate e la riduzione degli assembramenti sui mezzi pubblici, oltre alla contrazione del traffico sulle strade, con evidenti vantaggi per la qualità dell’aria e quindi per la salute delle persone, senza contare la diminuzione degli incidenti stradali.

“Come Città metropolitana di Torino siamo disponibili a sottoporLe le nostre riflessioni e valutazioni maturate sul tema del lavoro agile -conclude la lettera- lincremento del PIL si collega più a una Pubblica Amministrazione in grado di accrescere efficienza e produttività, piuttosto che ai piattini consumati dai dipendenti”.

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