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Terapia intensiva a Carmagnola, il Ministero dice “no”

Il Ministero della Salute boccia la realizzazione della terapia intensiva a Carmagnola. L’Amministrazione comunale esprime preoccupazione e chiede chiarimenti in merito alla decisione.

Riuscirà il San Lorenzo di Carmagnola ad avere il proprio reparto di terapia intensiva, come previsto dal Piano regionale di potenziamento della rete sanitaria piemontese?

Il Ministero della Salute ha chiesto alla Regione Piemonte di non realizzare gli otto posti di terapia intensiva all’ospedale San Lorenzo di Carmagnola, previsti nel piano presentato a giugno dall’Assessorato regionale alla Sanità per il potenziamento della rete ospedaliera piemontese.

Il documento che il Ministero della Salute ha inviato alla Regione indica che la programmazione dei posti letto di terapia intensiva all’ospedale San Lorenzo non è coerente con le indicazioni fornite dalla circolare ministeriale del 29 maggio -dettaglia il sindaco, Ivana Gaveglio- Non viene però esplicitato quale sia la difformità della programmazione tale da rendere non più realizzabili i posti di terapia intensiva nel nostro ospedale”.

Il sindaco esprime forte preoccupazione per questa scelta da parte del Ministero: “Il Piano regionale, presentato anche nella Conferenza dei sindaci dell’Asl TO5, prevede che i tre nosocomi di Moncalieri, Chieri e Carmagnola possano rendere strutturali le risposte ad eventuali ulteriori emergenze, con l’assistenza che i cittadini hanno potuto apprezzare in questo periodo, caratterizzando inoltre Carmagnola quale Covid Hospital. Tale documento, pertanto, va proprio nella direzione delle finalità della circolare ministeriale: auspico quindi che la Regione possa confermare quanto prima, l’ottimo progetto presentato”.

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