Trattamenti straordinari alle alberate di Carmagnola contro i parassiti

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Il Comune di Carmagnola ha autorizzato l’avvio di trattamenti speciali contro cimici e bruchi: i parassiti stanno colpendo diverse alberate della città.

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Un esemplare di bruco americano, parassita che ha colpito diverse alberate a Carmagnola e contro il quale saranno avviati trattamenti specifici [immagine di repertorio]
Il Comune di Carmagnola ha autorizzato l’avvio di trattamenti straordinari per contrastare alcune specie di parassiti che stanno colpendo le alberate in diversi punti della città. Sono quasi 600, in totale, le piante da trattare.

Gli interventi verranno eseguiti da una ditta specializzata nel settore, la Cooperativa Agriforest, che possiede l’abilitazione certificata e utilizzerà prodotti a basso impatto ambientale. Il costo totale è di circa 8500 euro.

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La cosiddetta “cimice dell’olmo” non è dannosa per le piante o per le persone, ma la sua presenza può risultare molto fastidiosa

In particolare, gli olmi siberiani presenti sul territorio carmagnolese stanno patendo un’infestazione di Arocatus Melanocephalus, esemplari di cimici lunghi dai 4 ai 7 millimetri, che non risultano di per sé mortali per le piante ma rischiano di riprodursi in quantità anomale, recando così anche disagio alla popolazione.

«Normalmente, a partire dal mese di giugno, gli adulti della nuova generazione, insieme a quelli morenti della vecchia generazione, si riuniscono in moltitudine nelle case e in altre strutture create dall’uomo e situate in prossimità degli alberi -spiegano i tecnici comunali- Qui trovano i rifugi ideali in cui trascorrere il resto dell’anno e parte di quello successivo, ad esempio negli infissi e nella biancheria».

Per questo, il Comune ha approvato un tentativo di trattamento endoterapico per prevenire con anticipo la prolificazione di tale cimice, utilizzando l’Abamectina, prodotto autorizzato dal settore fitosanitario della Regione Piemonte.

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In parallelo, si sta rendendo necessario anche trattare tigli, aceri, platani e liquidambar che, negli ultimi anni, sono stati infestati dall’Hypantria Cunea, più conosciuta con il nome di “bruco americano”.

«Questo insetto non è pericoloso né per l’uomo né per gli animali domestici -rassicurano i tecnici- Le piante, invece, possono invece essere seriamente danneggiate dalle larve che divorano voracemente le foglie, scheletrizzandole (ovvero facendo rimanere solo le nervature), e causando significative defogliazioni: il tutto costringe gli alberi a un ricaccio vegetativo particolarmente oneroso per le loro riserve, riducendo la capacità di germogliazione nella primavera successiva».

Un danno secondario è rappresentato dai residui lasciati dalle colonie di bruchi, come tele ed escrementi, che imbrattano la vegetazione infestata.
In questo caso il principio attivo che sarà utilizzato nel trattamento per aspersione è il Bacillus Thuringensis.

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Gli uffici comunali hanno stimato in circa 110 gli olmi colpiti dalle cimici -in gran parte situati nelle aree di viale Roma/via Quintino Sella e di corso Sacchirone- e oltre 480 gli altri alberi infestati dal bruco americano.

Questi ultimi sono sparsi in tutta Carmagnola, a partire dalle alberate di viale Garibaldi, via Torino, piazza IV Martiri, viale Ex Internati, piazza Olimpiadi, via XX settembre, via Giolitti, via Leopardi, nell’area verde di via Col di Nava, nel campo sportivo della scuola elementare di San Bernardo e nell’area cani di via Avvocato Ferrero, nonché nel viale centrale del parco di Cascina Vigna.

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