Nel mirino il casello A6 di Carmagnola: “le barriere autostradali limitano i rapporti tra area urbana e montana”, dichiarano dall’Uncem. Anche Santena e Chieri sul piede di guerra. Una soluzione per il problema del traffico?
L’Unione dei Comuni Montani – Uncem chiede l’abolizione delle barriere autostradali legate alla tangenziale di Torino, per favorire gli spostamenti verso le aree montane.
Una soluzione che, al contempo, permetterebbe anche di alleggerire dal traffico (soprattutto pesante) la viabilità ordinaria dei centri abitati al di fuori del capoluogo regionale.
Una presa di posizione che riguarda anche il casello di Carmagnola sull’autostrada A6 Torino-Savona (la cui gestione è oggi in capo all’Autostrada dei Fiori spa).
“Vanno tolte le barriere autostradali di Beinasco, Vadò, Bruere, Falchera, Santena-Trofarello, Settimo e Carmagnola. Questi caselli oggi limitano i rapporti tra area urbana e montana, rappresentando solo un punto di prelievo dalle tasche di chi viaggia, pendolari soprattutto“, dichiara Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem – Unione dei Comuni montani, in un comunicato stampa ufficiale diramato in occasione dell’avvio del nuovo bando per assegnare le concessioni della Tangenziale di Torino, della A21 Torino-Piacenza, della A5 Torino-Quincinetto e della Torino-Pinerolo.
In parallelo, anche le Amministrazioni di Santena e Chieri sono scese in campo, nei giorni scorsi, contro la decisione del Ministero dei Trasporti di mantenere i pedaggi della tangenziale ai caselli di Santena-Trofarello.
“Già nel 2017, il Consiglio comunale di Santena aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno che prevedeva l’eliminazione dalla Tangenziale di Torino delle barriere di pagamento di Santena, Trofarello e Carmagnola -sottolineano dal Comune di Santena in una nota stampa- Si esprime fin d’ora la disponibilità a sottoscrivere un documento, da inoltrare al Ministero dei Trasporti, di ferma contrarietà al mantenimento dei pedaggi“.
Aggiunge il sindaco di Santena, Ugo Baldi: “Santena è disponibile ad intraprendere ogni altra azione atta a raggiungere la scelta di liberalizzare dal pedaggio la tangenziale così come i Comuni dell’area omogenea del Chierese e del Carmagnolese avevano a suo tempo adottato -dichiara- Nell’ottica della costruzione del nuovo ospedale unico è importante che tutti i cittadini del Chierese e del Carmagnolese possano arrivare all’ospedale senza dover pagare dei pedaggi. Il rischio sarà infatti che i cittadini, per evitare di pagare il pedaggio, si riversino sulla viabilità ordinaria intasando così le arterie stradali. In merito ai caselli della tangenziale, penso che il Chierese ed il Carmagnolese abbiano pagato per troppi anni“.
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