“Villastellone per tutti” a difesa della legge contro il gioco d’azzardo

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Il gruppo di minoranza “Villastellone per tutti” si oppone alla proposta che prevede la modifica della legge regionale 9/2016 sulla prevenzione e sul contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo.

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Il gruppo Villastellone per tutti si schiera a difesa della legge regionale sul gioco d’azzardo

Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Villastellone, il gruppo “Villastellone per tutti” ha presentato un ordine del giorno che ha come oggetto la difesa della legge regionale 9/2016, volta a prevenire la diffusione del gioco d’azzardo patologico.

Il documento in questione è stato approvato in Consiglio con i quattro voti favorevoli dei consiglieri di minoranza (Speca, Demaria, Ganci e Salomone) e nove astensioni da parte della Maggioranza. Al momento però, l’azione è stata interrotta a causa della sospensione della proposta di legge stessa in Regione per fratture interne in Consiglio e in vista della presentazione di un nuovo progetto.

La proposta di legge nel mirino di “Villastellone per tutti” è la cosiddetta “Legge Leone” che andrebbe modificare alcune delle misure adottate fino ad oggi in Piemonte per ridurre il grave problema della ludopatia.

La legge 9/2016 negli ultimi quattro anni ha permesso di proteggere milioni di euro di risparmi dei cittadini piemontesi, e di ridurre in modo significativo i casi di persone vittime di ludopatia -spiegano dalla minoranza villastellonese- Si è trattato di un esempio virtuoso di politica che ha difeso gli interessi dei propri cittadini non piegandosi alle pressioni del mondo del gioco d’azzardo”.

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Le modifiche previste dalla proposta di legge riguarderebbero in particolar modo la presenza di distanziometri tra le sale slot e i luoghi sensibili come scuole e banche: la Lega vorrebbe infatti ridurre la distanza da 500 a 250 metri.

La Minoranza aggiunge: “Questo toglierebbe la possibilità ai Comuni di limitare gli orari di utilizzo delle macchinevi è inoltre stata una forzatura con la quale non sono state svolte le audizioni promesse alle associazioni legate al tema, portando direttamente in aula la proposta di legge“.

A questo proposito, i membri del gruppo di opposizione hanno chiesto al sindaco Francesco Principi e alla Giunta di attivarsi richiedendo al presidente della Giunta regionale del Piemonte e del Consiglio Regionale che la proposta non venga approvata.

Nel caso in cui questo non fosse sufficiente, e la legge venisse approvata, il gruppo ha richiesto l’intervento dell’Amministrazione comunale per emanare una serie di ordinanze volte ad applicare delle restrizioni sul tema.

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