A Polonghera e Moretta un corso per giovani amministratori che amano la loro terra

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I Comuni di Polonghera e Moretta, in partenariato con altri paesi dell’associazione Octavia, hanno vinto un bando regionale per progetti di formazione di giovani amministratori.

Una parte delle attività formative si terranno al Forte di Bard, in Valle d’Aosta 

I Comuni di Polonghera e Moretta -in partenariato con Cardé, Monasterolo di Savigliano, Murello, Revello, Scarnafigi e Torre San Giorgio- hanno partecipato al bando regionaleFormazione giovani amministratori al fine di aumentare la partecipazione dei giovani alla vita sociale e politica dei territori” ottenendo il miglior punteggio.

La grande novità del progetto è l’apertura a una visione interregionale ed europea. È chiaro che se si vuole far conoscere le straordinarie ricchezze artistiche, culturali, produttive delle “Terre di Mezzo” ci si deve scrollare di dosso una visione troppo locale e provinciale –spiegano dall’Associazione Octavia– Per questo motivo la maggior parte delle lezioni in presenza si terranno al polo museale del Forte di Bard, in Valle d’Aosta, in virtù di un Protocollo di collaborazione siglato nel 2020 tra l’Associazione Forte di Bard e i Comuni di Octavia”. 

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Il progetto, denominato “Formazione, sviluppo e rivalorizzazione partecipata delle Terre di Mezzo”, gode del patrocinio di Anci Piemonte e Anpci Piemonte e ha come finalità la formazione dei giovani amministratori al fine di promuovere lo sviluppo territoriale e turistico, la tutela e la riscoperta del patrimonio culturale, materiale e immateriale, la crescita socio-economica del territorio, attraverso interventi di valorizzazione, animazione e coinvolgimento delle diverse realtà associazionistiche e aziende private. Saranno coinvolti 21 amministratori under 35 e cittadini under 29 degli 8 Comuni aderenti.

Verranno affrontati temi di basilare importanza per le “Terre di Mezzo” con l’obiettivo di elaborare visioni progettuali di lungo periodo, capaci di affrontare le problematiche relative ad un territorio attualmente altamente produttivo, ma che rischia una desertificazione e un depauperamento culturale e sociale irreversibile se non si cerca di innescare un processo innovativo basato sul turismo culturale, green e slow.

Tra le attività proposte nel progetto c’è la prossima realizzazione di due workshop, di una giornata ciascuno, pensati come momenti di formazione e interazione con il gruppo di amministratori partecipanti, per confrontarsi su alcuni temi chiave alla base dello sviluppo territoriale in chiave turistica: la costruzione di una destinazione turistica e la definizione di un marchio che costituisca l’identità territoriale.

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