Il gruppo “Azione con Calenda” di Carmagnola riflette sul progetto di introdurre la ZTL a San Michele e San Grato, tra critiche e proposte.
Riceviamo dal gruppo “Azione con Calenda” di Carmagnola in merito al progetto di introdurre la ZTL a San Michele e San Grato:
Non siamo sicuri che la scelta di chiudere il traffico ai non residenti sia una scelta premiante per la cittadinanza.
Sicuramente si tutelerebbero i borghigiani di San Michele che da anni soffrono della scelta di Città Metropolitana e del Comune di Carmagnola di porre un autovelox sulla statale 20 con limite a 70 km/h che ha avuto come effetto collaterale, probabilmente non previsto, quello di far optare un numero maggiore di automobilisti per il passaggio da San Michele e San Grato per bypassare il velox (per il quale il gruppo di Azione, tramite il consigliere Frappampina, aveva richiesto di aumentare almeno il limite massimo di velocità).
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La domanda che ci siamo posti rispetto alle giustificate lamentele di suddetti abitanti è la seguente: ma il problema reale è l’aumento del traffico attraverso il borgo oppure la velocità troppo sostenuta degli automobilisti e la presenza su quel tratto di strada di troppi veicoli pesanti?
Perché se la risposta è che il problema sia rappresentato dalla quantità di traffico, allora la ZTL risolverebbe questo problema. Ma se il problema più rilevante fosse stato l’alta velocità delle auto e il passaggio di mezzi pesanti (già vietato sopra le 3,5 tonnellate) allora forse la ZTL rappresenterebbe una misura eccessiva.
In tal caso, non si sarebbe potuto optare per velox e telecamere per multare gli automobilisti non rispettosi dei limiti di velocità o di peso dei camion?
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Comunque, la scelta sembra che questa Giunta l’abbia già presa: la ZTL. Ci riserviamo, su tale decisione, di valutare con i residenti l’efficacia dei provvedimenti che saranno adottati, anche tramite un possibile referendum nel borgo.
Inoltre: questo traffico che prima era drenato da San Michele e San Grato, dove convergerà adesso? Necessariamente su Salsasio, via Torino e via San Francesco di Sales, costringendo anche coloro che usavano tale via per arrivare e uscire da San Bernardo a passare nelle strade sopra citate congestionando ulteriormente il traffico, aumentando inquinamento e tempi di percorrenza.
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Siamo consci del fatto che la viabilità in Carmagnola sia argomento complesso e che qualsiasi decisione scontenterebbe qualcuno, ma proprio con spirito di collaborazione ci chiediamo: ora che via Torino sarà ulteriormente sovraccaricata, non converrebbe pensare a ulteriori soluzioni per alleggerire almeno quella?
Ad esempio trasformare via Torino e via Novara in due strade a senso unico, soluzione già ventilata da precedenti Amministrazioni.
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Inoltre servirebbe che la Giunta, tramite la Polizia locale, facesse rispettare in modo stringente la “vecchia” ordinanza che vieta il transito dei camion sulle strade comunali.
In generale, riteniamo che il Comune di Carmagnola debba innanzitutto concentrarsi sulla grande viabilità: sindaco e vicesindaco chiedano un incontro urgente con il presidente Cirio per capire lo stato di avanzamento dei progetti della tangenziale, sollecitandone la realizzazione e aggiornando tutta la popolazione su quanto comunicato.
Pasquale Sicilia
Segretario cittadino “Azione con Calenda”
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