Carmagnola: i termosifoni restano ancora spenti fino al 2 novembre

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Oggi il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, ha firmato un’ordinanza che posticipa al 2 novembre l’accensione degli impianti di riscaldamento, per contenere i consumi energetici e l’inquinamento atmosferico.

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Termosifoni ancora spenti a Carmagnola per due settimane: lo ha deciso il sindaco Ivana Gaveglio, che ha firmato un’ordinanza in cui si vieta l’accensione degli impianti termici per il riscaldamento fino al 2 novembre

Riscaldamento ancora spento a Carmagnola fino al prossimo 2 novembre: lo ha deciso il sindaco Ivana Gaveglio, che questa mattina ha firmato un’ordinanza, subito esecutiva (qui il testo completo), con la quale pospone l’accensione degli impianti termici a uso civile su tutto il territorio comunale.

Il provvedimento, in linea con quelli già adottati da altre città, risponde sia alle esigenze di contenimento dei consumi energetici e della relativa spesa, sia agisce come misura preventiva anti-inquinamento“, commentano dal Comune.

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Complici le temperature superiori alle medie stagionali, previste anche per le prossime settimane, l’ordinanza del sindaco Gaveglio va infatti innanzitutto nella direzione di ridurre l’utilizzo di gas.

Da segnalare, inoltre, un trend di superamento dei livelli limite giornalieri degli inquinanti atmosferici (particolato) sull’intera provincia di Torino: la mancata accensione delle caldaie per altre due settimane dovrebbe pertanto aiutare a non far schizzare a livelli elevati lo smog su Carmagnola.

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In caso di peggioramento delle condizioni meteorologiche, con riduzione consistente delle temperature, il provvedimento sarà revocato anticipatamente (consentendo quindi di accendere i termosifoni prima del 2 novembre, ndr)”, promettono comunque dall’Amministrazione.

Il Comune, intanto, sta mettendo a punto diversi altri interventi per ridurre i propri consumi energetici -sia per quanto riguarda il gas che l’energia elettrica- e frenare i previsti aumenti delle bollette a carico delle casse pubbliche.

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L’ordinanza -che sfrutta i poteri attribuiti ai sindaci per quanto riguarda l’accensione degli impianti termici- potenzia le norme già in vigore a livello nazionale introdotte dal “Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas”, che ha previsto l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione e di durata del periodo di riscaldamento.

In particolare, il decreto ministeriale del 6 ottobre ha ridotto di 15 giorni il periodo di accensione degli impianti termici ad uso riscaldamento e di un’ora la durata giornaliera di accensione, portando i limiti per la zona climatica nord-occidentale a un orario massimo di 13 ore giornaliere, fino al 7 aprile 2023.

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