Da qualche giorno è stata posizionata nel municipio di Carmagnola la settecentesca campana della chiesa di San Filippo, recentemente restaurata.

Da qualche giorno è visibile, nell’atrio del municipio, la campana della chiesa di San Filippo di Carmagnola, recentemente restaurata dopo oltre vent’anni anni di giacenza in un magazzino comunale.
La campana è stata realizzata nel 1784 dalla fonderia torinese Antonio Bianco; è in bronzo, pesa circa 800 chilogrammi per 110 centimetri di diametro e 120 di altezza. Fu realizzata per commemorare il pittore padre Ignazio Fassina, a quindici anni dalla sua morte, come riportato da alcune scritte incise nella fusione.
Era stata rimossa dalla cella campanaria nel 2000 in occasione dei lavori di restauro della torre civica, per motivi di sicurezza, e venne depositata nella chiesa di sant’Agostino, dov’è rimasta finora.
“L’Amministrazione ha deciso di valorizzare la campana rendendone possibile la visione in sicurezza, pensando a un suo riposizionamento in luogo idoneo, fruibile dalla collettività, con la realizzazione di una struttura adatta a sorreggerla“, si legge nella relazione tecnica realizzata dagli uffici comunali.
Visto lo stato di manutenzione, prima di provvedere alla ricollocazione, è stato necessario un intervento di pulitura e restauro manutentivo, affidato ai restauratori torinesi Lupo & Galli, al costo di 1600 euro più Iva.
I lavori di conservazione della campana hanno visto la rimozione dei depositi di particellato e dei prodotti di corrosione, l’asportazione a secco dei depositi grossolani di sporco superficiale, il lavaggio delle superfici con acqua deionizzata e con soluzioni ad alta diluizione di tensioattivo a Ph neutro, oltre a trattamenti per l’inibizione della corrosione, con applicazione di protettivo anti-corrosione e di cera microcristallina.