Cavalot confermato direttore di Otorinolaringoiatria dell’Asl TO5

216

Il dottor Andrea Cavalot è stato confermato fino al 2026 alla direzione della Struttura di Otorinolaringoiatria dell’Asl TO5.

cavalot asl to5
Il dottor Andrea Cavalot

Il dottor Andrea Cavalot è stato confermato alla direzione della Struttura complessa di Otorinolaringoiatria dell’Asl TO5 per il triennio 2023 – 2026.

«Il dottor Cavalot è la garanzia di esperienza, professionalità e grande spirito di collaborazione non solo con il personale della sua struttura ma con tutta l’azienda –ha dichiarato il direttore generale dell’Asl, Angelo Michele Pascarmona- La sua professionalità, inoltre, è riconosciuta dai cittadini del territorio, e non solo, garantendo livelli elevati di qualità del servizio».

Ospedale unico Asl TO5, al via la progettazione: sarà realtà nel 2030?

Cavalot intende non solo proseguire il lavoro svolto, ma introdurre anche alcuni miglioramenti, le cui ricadute saranno a diretto vantaggio dei pazienti stessi.

«Guardando al prossimo futuro, il primo obiettivo è quello della copertura completa del nostro territorio per quanto concerne l’aspetto diagnostico audiometrico -dichiara il riconfermato direttore- Tramite l’assunzione di una figura di tecnico audiometrista, già prevista in organico e già deliberata, questo progetto è certamente realizzabile, eliminando completamente la mobilità passiva».

Non sarà però l’unica novità: «Ad oggi esiste un grandissimo problema legato ai collaudi delle protesi acustiche. Tale collaudo, dal momento in cui la protesi è consegnata al paziente dovrebbe essere effettuato entro un mese. Al momento nel nostro territorio i tempi, per molteplici ragioni si sono estesi fino a raggiungere i nove mesi. Abbiamo perciò approntato un modello organizzativo mediante il quale nel corso dei prossimi sei mesi dovremmo raggiungere un tempo d’attesa non superiore ad una settimana».

Asl TO5: aggiudicato il maxi-appalto per sette nuove Case di Comunità

Cavalot e la sua squadra, infine, intendono raggiungere un altro doppio obiettivo.

«Il primo consiste nella sperimentazione, creazione e brevettazione di un esofagoscopio monouso volto all’applicazione delle protesi fonatorie in pazienti laringectomizzati in regime ambulatoriale puro –illustra il direttore- Nel nostro percorso siamo passati dalla narcosi in sala operatoria con ricovero in day hospital, alla successiva applicazione in endoscopia digestiva con osservazione breve, per giungere infine all’applicazione esclusivamente ambulatoriale praticata solo da otorinolaringoiatri, liberando personale dell’anestesiologia e dell’endoscopia digestiva». Tale progetto viene portato avanti con biologi ed ingegneri del Politecnico di Torino.

Parallelamente viene portato avanti, sempre con il Politecnico di Torino e con la Microbiologia della Città della Salute, lo studio per la creazione di una protesi fonatoria che offra una maggior durata nel tempo, un maggior facilità di applicazione e possibilmente un costo minore.

“Questa Pediatria mi sta a cuore”, l’iniziativa dell’Asl TO5 e di ApidiCarta