Ciclismo: Matilde Vitillo sul tetto del mondo

866

Matilde Vitillo, atleta del Racconigi Cycling Team, ha vinto il Mondiale su pista di ciclismo in Germania, nella specialità “inseguimento a squadre”.

 

Matilde Vitillo campionati del mondo
La squadra azzurra con Matilde Vitillo che ha vinto i campionati del mondo 2019 in Germania nell’inseguimento a squadre

Matilde Vitillo, ciclista del Racconigi Cycling Team, è campionessa del mondo. L’atleta -già campionessa europea under 23– ha infatti vinto il titolo iridato nell’inseguimento a squadre ai Mondiali su pista svoltisi in agosto a Francoforte sull’Oder, in Germania.

Matilde Vitillo, con la maglia della Nazionale italiana, ha vinto il titolo insieme a Camilla Alessio, Giorgia Catarzi, Sofia Collinelli ed Eleonora Gasparrini che -tra qualifiche, semifinale e finale- hanno fatto parte del quartetto azzurro.

Il cammino di Vitillo e delle sue compagne verso la maglia iridata è iniziato il 14 agosto, quando si sono qualificate con il miglior tempo di 4’28″192 alle semifinali. Nel
pomeriggio del 15 agosto hanno affrontato in semifinale la Germania, dominando nettamente e garantendosi l’accesso alla finale per la prima e seconda posizione.

Il momento più bello è arrivato nella serata del 15 agosto. Su un rettilineo del velodromo tedesco c’erano le azzurre, sull’altro le “tuttenere” della Nuova Zelanda. In palio una maglia iridata.È stata una sfida avvincente e incerta: basti pensare che alla fine il gap tra i due quartetti è stato di appena 7 millesimi. Un niente“, raccontano dal Racconigi Cycling Team, che per la prima volta ha visto una propria atleta salire sul tetto del mondo.

Vincere è sempre bello, ma farlo per così poco ti manda l’adrenalina alle stelle. È come se
tutto diventasse ancora più perfetto. Tutto ciò che fino a un attimo prima era un sogno, adesso è realtà e io non potrei essere più felice -commenta Matilde Vitillo, entusiasta del successo- Ascoltare l’inno italiano su quel podio è qualcosa di emozionante, ma lo è ancora di più quando tra il pubblico e vedo tutte le persone che hanno creduto in me. Persone a cui voglio un’infinità di bene, che esultano. Gli occhi mi si sono gonfiati di lacrime. Qui in Germania sono venuti la mia famiglia al completo, il mio presidente con la sua di famiglia e il mio ragazzo Alessandro. E poi è stato bellissimo chiamare il direttore sportivo Francesco Giuliani dopo la premiazione e scoprire che anche lui come tutti gli altri era emozionatissimo”.