Don Marco è diventato vescovo della Diocesi di Asti

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Celebrazione solenne ieri in duomo ad Asti per don Marco Prastaro, ordinato vescovo della Diocesi. Dal 1988 al 1994 è stato vice-parroco in Collegiata a Carmagnola.

 

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Vescovo Marco (al centro) con don Dante Ginestrone e Lorenzo Piana

Don Marco Prastaro -per sei anni (1988-1994) vice parroco in Collegiata a Carmagnola- è stato ordinato ieri vescovo di Asti dall’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, nel corso di una celebrazione solenne nella cattedrale astigiana.
Tra i concelebranti anche il cardinale Severino Poletto, già vescovo proprio ad Asti e arcivescovo emerito di Torino, affiancato dal cardinale John Njue, arcivescovo di Nairobi (Kenya), e da Virgilio Pante, vescovo di Maralal (Kenya), diocesi di cui don Marco è stato vicario generale.

A rappresentare Carmagnola, il neo-parroco della Collegiata don Dante Ginestrone e il consigliere Lorenzo Piana, delegato dal sindaco Ivana Gaveglio a vestire la fascia tricolore dell’Amministrazione cittadina.

Don Marco, nato a Pisa nel 1962 il giorno dell’Immacolata, ha studiato nel Seminario di Torino ed è stato ordinato sacerdote 30 anni fa. La sua prima esperienza di ministero presbiterale è stata proprio a Carmagnola, come viceparroco nella parrocchia Collegiata dei Santi Pietro e Paolo in Carmagnola, fino al 1994.
Quindi il passaggio a parroco, in due realtà torinesi, fino al 1999, anno in cui si è reso disponibile come Sacerdote fidei donum in terra africana.
In Kenya, don Marco è stato parroco a Lodokejek e vicario generale della diocesi di Maralal, dal 2006 al 2010. Rientrato in Diocesi a Torino, nel 2012 ha assunto la guida pastorale della parrocchia cittadina di Sant’Ignazio di Loyola, diventando anche direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano e delegato per i sacerdoti stranieri. Da due anni era vicario episcopale territoriale per il distretto cittadino di Torino e moderatore della Curia Arcivescovile.

Il nuovo vescovo succede a monsignor Francesco Ravinale, rimasto in carica per 18 anni, che aveva presentato la rinuncia per raggiunti limiti di età, ed era anche egli presente alla celebrazione di ieri in qualità di amministratore apostolico di Asti.
La Diocesi astigiana conta 126 parrocchie, nelle province di Asti, Alessandria e Torino.