Grazie a 1,5 milioni di euro, in gran parte derivanti dai fondi europei del PNRR, l’ex Dispensario di Carmagnola, in via Avvocato Ferrero, sarà la futura Casa di Comunità, struttura socio-sanitaria di nuova concezione gestita dall’Asl TO5.
Al via la progettazione dell’intervento da 1,5 milioni di euro -realizzato grazie 1,35 milioni di fondi europei del PNRR Next Generation EU- che trasformerà l’ex Dispensario di via Avvocato Ferrero 24 nella Casa di Comunità di Carmagnola, struttura di nuova concezione sempre gestita dall’Asl TO5.
L’Azienda sanitaria ha infatti deliberato le procedure per assegnare la realizzazione del progetto di fattibilità tecnico-economica “ravvisata l’urgenza di procedere con le attività per il rispetto delle scadenze imposte dal PNRR“, ovvero la realizzazione completa dell’intervento entro il 2026.
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Le Case di Comunità saranno progettate come strutture multidisciplinari, nelle quali verranno offerti anche interventi di carattere sociale. Qui lavoreranno insieme, in team, medici di medicina generale, pediatri, specialisti ambulatoriali e altri professionisti sanitari (ad esempio fisioterapisti, dietologi, logopedisti, psicologi, ecc).
La figura centrale di queste strutture sarà il cosiddetto “infermiere di famiglia”, figura già prevista da un paio di anni, affiancato anche dalla presenza degli assistenti sociali, per una maggiore integrazione tra la componente sanitaria e quella sociale.
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Secondo quanto indicato proprio dal PNRR, la Casa di Comunità sarà lo strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti sul territorio, in particolare ai malati cronici, diventando punto di riferimento per la popolazione e riducendo gli accessi in ospedale.
La presenza medico-infermieristica potrà essere fino a 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Oltre alle visite mediche, sarà possibile ottenere anche i servizi diagnostici primari per monitorare le proprie condizioni di salute, oltre a eseguire prelievi, vaccinazioni e screening.
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L’intervento rientra nel maxi-contributo che l’Asl TO5 ha ricevuto dal PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, grazie ai fondi che l’Europa ha assegnato all’Italia nell’ambito del cosiddetto “Recovery Plan” Next Generation EU.
In parallelo alla Casa di Comunità di Carmagnola, l’Azienda sanitaria ha deliberato l’avvio dell’iter burocratico anche per analoghe strutture in diversi Comuni del territorio, tra cui Vinovo, Poirino e La Loggia.
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