I donatori della Fidas Carmagnola hanno risposto all’appello a proseguire con le donazioni di sangue ed emoderivati in questi giorni di emergenza sanitaria: “Tempi di attesa biblici ma la gente non molla… Viva la solidarietà“.
L’appello a proseguire con il dono di sangue in questi giorni di emergenza sanitaria -rilanciato ieri sera dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, a margine del consueto bollettino di aggiornamento sulla diffusione del contagio da Coronavirus– non è rimasto inascoltato da parte dei tanti donatori, anonimi e volontari, della Fidas Carmagnola.
Fin dall’apertura della sede di via Ronco, questa mattina, si è formata una lunga e ordinata coda, nel rispetto della distanza di precauzione, con donne e uomini carmagnolesi pronti a donare parte del loro sangue per aiutare gli altri, quelli più in difficoltà.
E VOI? COME STATE VIVENDO QUESTI GIORNI DI EMERGENZA SANITARIA?
DITECELO QUI!
Inevitabile anche il prolungarsi dell’attesa, visti i rigidi controlli sanitari: niente, comunque, ha fatto desistere i donatori del Gruppo Fidas Carmagnola, presieduto da Gabriele Mai
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“Tempi di attesa biblici ma la gente non molla… Viva la solidarietà“, commenta Giovanni, uno dei partecipanti alla giornata di raccolta. “Mai donazione è più opportuna“, aggiunge Laura.
L’importanza del dono di sangue: parla la Fidas Adsp regionale
“Ricordiamo che il Ministero della Salute riconosce ai donatori la possibilità di andare a donare, in quanto la donazione di sangue ed emocomponenti è considerata tra le ‘situazioni di necessità’ -fanno sapere dalla sede regionale di Fidas Adsp, che mette a disposizione qui il modulo di autodichiarazione da compilare ed esibire in caso di controllo delle forze dell’ordine– In questa fase è fondamentale proseguire e garantire l’attività di raccolta, in modo sicuro e responsabile. Ad oggi non ci sono situazioni di carenza sangue tali da giustificare appelli straordinari alla donazione, ma in questo momento è importante recarsi a donare per continuare a garantire la giusta quantità di sangue per il fabbisogno della collettività“.
Il personale sanitario che collabora con le Associazioni di raccolta sangue è informato e preparato per affrontare la situazione. Per ragioni di tutela della salute pubblica non viene esclusa la possibilità di controlli più approfonditi in fase di colloquio con il medico.
“Ricordiamo a tutti l’importanza di dire sempre la verità perché l’omissione di informazioni mediche potrebbe rappresentare un potenziale pericolo per tutti -sottolineano ancora dalla Fidas regionale– Si invitano infine tutti gli addetti ai lavori ad informarsi solo attraverso i canali ufficiali (Ministero della Salute, Centro Nazionale Sangue, Regione Piemonte, Fidas ADSP) e non considerare notizie provenienti da fonti non autorizzate“.
Per eventuali dubbi e/o richieste sui criteri di sospensione, la Fidas è a completa disposizione ai seguenti contatti: 011-6634225 o 011-531166.
Qui, invece, le indicazioni della Fidas nazionale per chi volesse candidarsi come donatore.