Il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, ha scritto al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per chiedere che anche il progetto della scuola materna di via Sella possa accedere ai fondi del PNRR.
«È una questione di equità»: così Ivana Gaveglio, sindaco di Carmagnola, commenta la lettera che, nei giorni scorsi, ha inviato al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, per chiedere che il Comune possa accedere ai fondi del PNRR per la nuova scuola materna di via Quintino Sella.
“La presente per formalizzare un accorato appello di aiuto affinché il Signor Ministro e gli uffici competenti prendano in considerazione la situazione di forte disparità venutasi a creare“, si legge nell’incipit della missiva ufficiale inviata a Roma.
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Sindaco, perché si è rivolta così al Ministro dell’Istruzione?
Perché ci sono alcuni Comuni, come Carmagnola, che in passato hanno intrapreso un percorso coraggioso e difficile pur di poter realizzare nuove scuole sul proprio territorio, andando a fare un accordo con l’INAIL che prevede una restituzione in 20 anni dell’investimento sotto forma di canone e impegni diretti di spesa. Altri Comuni, invece, hanno atteso, lasciando magari i loro studenti per anni in edifici a rischio.
E poi è arrivato il PNRR…
Esatto: questo secondo gruppo di Comuni ne ha potuto beneficiare, andando a realizzare nuove scuole senza avere oneri a carico dei propri bilanci. Chi, come noi, si era mosso per tempo e in modo anche innovativo, si è trovato escluso dalla possibilità di accedere ai fondi europei.
Quindi ha deciso di prendere carta e penna per far presente la situazione a Roma?
Prima mi sono coordinata con alcuni altri Comuni di tutta Italia, pochi per la verità, che si trovano in una situazione analoga alla nostra: dalle Marche alla Lombardia, dall’Emilia alla Toscana. Un lavoro che va avanti da alcuni mesi, ma che ora ci permette di far sentire le nostre voci in modo unitario.
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Cosa chiedete quindi al Ministro Valditara?
La nostra richiesta è che il Ministero, tramite il canale di finanziamento “Scuole innovative”, subentri ai Comuni nei costi futuri da corrispondere all’INAIL, andando in pratica a pagare il canone di almeno 140 mila euro all’anno previsto per 20 anni dopo la costruzione della scuola.
Che speranze avete, realisticamente, di riuscire nel vostro intento?
Sappiamo che non tutti i fondi del PNRR che erano stati previsti per costruire nuove scuole al sud e nelle aree interne del Paese sono stati richiesti e vi sono, pertanto, dei residui. Speriamo quindi che possano essere dirottati a supporto delle nostre scuole, e l’ANCI ci supporta in questa richiesta, andando a premiare chi si era impegnato pur di dare ai propri studenti delle scuole nuove e sicure in cui stare.
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