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Gaveglio: “un appuntamento in cui condividere le emozioni più belle”

Il messaggio del sindaco Ivana Gaveglio per celebrare i cinque anni del Mese della Cultura a Carmagnola: “un appuntamento in cui condividere le emozioni più belle”.

Il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio

Riceviamo dal sindaco Ivana Gaveglio e pubblichiamo:

Carmagnola è una città che vanta oltre mille secoli di storia e un’eredità culturale che i suoi cittadini orgogliosamente si tramandano. Per questo, nel corso degli anni molti Carmagnolesi si sono distinti per gli eccellenti traguardi raggiunti negli ambiti della letteratura, delle arti e delle scienze.

Le tantissime attività organizzate dalle associazioni presenti da anni sul territorio sono una bella testimonianza di questo innato interesse per la cultura, rafforzato anche dalla assidua partecipazione del pubblico agli eventi che si organizzano.

Trovandomi alla guida della città dopo anni di servizio nella scuola e nell’istruzione, ho ritenuto prioritario dedicare parte del mio impegno per la salvaguardia del ricco patrimonio culturale carmagnolese, e per stimolare questa bella e preziosa inclinazione naturale della nostra comunità.

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Con questa finalità è nata l’idea di un progetto interamente dedicato alla cultura, da promuovere tutti gli anni in un periodo definito e con il coinvolgimento di tante associazioni: la Pro Loco, il Circolo Fotografico la Fonte, l’Associazione Amici di Palazzo Lomellini, il Piccolo Conservatorio, il Club Alpino Italiano, l’Associazione Museinsieme, il Centro Studi Carmagnolesi, il Gruppo di Lettura, gli Amici di Fritz, la Tirovi Umoto Research, la Società Filarmonica di Carmagnola, il Circolo Legambiente Il Platano, il Cinema Elios, la Società di Mutuo Soccorso F. Bussone, gli Amici dell’Abbazia di Casanova, la Confraternita di S. Giovanni decollato, la Compagnia Teatro dei Pari, l’Associazione culturale Musica Nova, l’Associazione Icoremus, l’Associazione Piemonte Cultura, il Gruppo Musica Nuova, Euron Ensemble, Saxmania, Pro Natura, il Gruppo Teatro Carmagnola, il Museo Civico Navale, il Museo Civico di Storia Naturale, l’Ecomuseo della Canapa, il Comitato Riapriamo San Rocco, i Volontari del Servizio Civico.
Ho cercato di ricordare tutti, e se involontariamente non ho citato qualcuno me ne scuso, ma i soggetti coinvolti sono stati veramente tanti.

Tutti insieme abbiamo dato vita al Mese della Cultura che, a partire dal 2017, propone ogni anno a giugno un articolato calendario di eventi dai contenuti anche molto ricercati, e tuttavia fruibili agevolmente da tutti.

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Con il Mese della Cultura abbiamo animato alcuni fra i luoghi più significativi del nostro centro storico, proponendo iniziative idonee a favorire i rapporti tra le diverse generazioni, e a sviluppare l’attitudine alla conoscenza, anche presso quella parte di pubblico abituato a considerare alcune discipline del sapere, più congeniali ad una élite accademica.

Quella del Mese della Cultura è una formula particolarmente innovativa, perché offre la possibilità di assistere gratuitamente a molti grandi spettacoli, altrimenti messi in scena presso teatri fuori città e con costi di biglietto significativi.

Penso che questo sia uno dei punti di forza della nostra iniziativa, insieme alla grandissima varietà degli argomenti trattati, e al valore degli ospiti che vi prendono parte.
Le precedenti edizioni hanno offerto interessanti appuntamenti: la mostra mercato del libro Portici da Leggere, le opere liriche, le performance degli artisti del Teatro Regio, le prestigiose mostre di Palazzo Lomellini, la lezione di Vittorio Sgarbi, gli incontri con gli scrittori di Letti di Notte, le riflessioni con il filosofo Diego Fusaro, i grandi concerti di musica classica, e così via, un lunghissimo elenco di proposte che molti sicuramente ancora ricordano.

Il coinvolgimento di tanti cittadini, anche nelle fasi organizzative, ci ha confermato l’apprezzamento riscosso da ogni edizione del Mese della Cultura, incoraggiandoci a perpetuare l’iniziativa, anche in questi ultimi tempi di profondo sconcerto e grande difficoltà, che l’emergenza sanitaria ci ha imposto.

Ma il Mese della Cultura è per noi una parentesi di energia positiva, uno spazio libero in cui condividere le emozioni più belle e un appuntamento speciale a cui, pure quest’anno, vi suggeriamo di non mancare.

Ivana Gaveglio

A Palazzo Lomellini in mostra il paesaggio nell’Arte dal XVII secolo a oggi