Al via il progetto “Vite in gioco” -promosso dai Comuni di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino, in collaborazione con l’Asl TO5- che offre aiuto alle famiglie colpite dal gioco d’azzardo e alle persone affette da ludopatia.
E’ stato lanciato il progetto contro il gioco d’azzardo “Vite in Gioco”, realizzato dal Comune di Chieri (capofila) in collaborazione con i Comuni di Moncalieri, Carmagnola e Nichelino e con il il SerD dell’AslTO5: consiste in una linea telefonica e in uno sportello itinerante, informativo e creativo, con sedi nei quattro Comuni interessati, per offrire consulenza economico-finanziaria e un servizio di accompagnamento, anche legale, oltre che di informazione e sensibilizzazione, promuovendo anche azioni di cittadinanza attiva.
I principali destinatari sono le persone malate di ludopatia e, soprattutto, le loro famiglie, ovvero le vittime indirette del gioco d’azzardo patologico.
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«Il gioco d’azzardo patologico costituisce un problema molto grave dal punto di vista sanitario e sociale, provocando un crollo delle relazioni sociali, familiari e lavorative -spiega l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Chieri, Raffaela Virelli- Le persone seguite dal SerD sono circa un centinaio, ma sono solo la punta dell’iceberg: esiste un significativo sommerso, persone e famiglie che sono reticenti a rivolgersi al Servizi, e questo progetto intende intercettare le potenziali richieste di aiuto, per intervenire per aiutare le famiglie a contrastare le difficoltà economiche che il problema comporta».
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La linea telefonica 331-4039678 è attiva dal lunedì al sabato, dalle 13 alle 14, e si rivolge principalmente alle famiglie indirettamente colpite dai debiti di gioco dei loro familiari e agli stessi giocatori problematici; in altri orari sarà possibile lasciare un messaggio vocale o un messaggio scritto su WhatsApp o sms per essere ricontattati.
Lo sportello offre supporto e consulenza economico-finanziaria (analisi e supporto della situazione debitoria, valutazione della gestione del denaro e del rischio economico e patrimoniale per sé, i figli e i congiunti) accompagnando i famigliari nella comprensione della complessità del gioco d’azzardo patologico, individuando e pianificando strategie maggiormente funzionali sulla gestione del denaro, coinvolgendo professionisti esperti in materie giuridiche e finanziarie, e inviando gli interessati a servizi specialistici dell’Asl, che procederà alla presa in carico per la diagnosi e la cura.
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A Carmagnola lo sportello sarà ospitato nel palazzo comunale, con ingresso da via Silvio Pellico 1, presso l’Ufficio Politiche Sociali dalle 9 alle 13. I Comuni di Chieri, Moncalieri, Carmagnola e Nichelino co-finanziano il progetto, mettendo a disposizione i locali e coprendo le spese di funzionamento.
«Il gioco d’azzardo patologico ti assorbe e ti mangia la vita ed è importante disporre di strumenti per aiutare le persone a rimettere insieme vite distrutte -commenta il direttore generale dell’Asl TO5 Angelo Pescarmona- Dobbiamo considerarlo come una malattia da ‘curare’, con la presa in carico sia dal punto di vista sanitario sia sociale, riuscendo ad intercettare le persone prima che sia troppo tardi, facendo comprendere loro che ricorrere all’azzardo non è una via d’uscita dai problemi economici».
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