Il “Parco del Po” punta al riconoscimento Unesco

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Parco PoSi dovrà attendere fino al prossimo marzo -quando arriverà il parere dell’apposita Commissione di valutazione- per sapere se il Parco del Po diventerà ufficialmente sito dell’Unesco, dopo che è stata formalizzata la richiesta per il riconoscimento del parco quale “Riserva della biosfera”.

La candidatura del Parco –che si estende da Chivasso a Carmagnola, coinvolgendo 88 Comuni- era già stata sollevata da tempo dall’Ente di gestione delle Aree Protette del Po e della Collina Torinese: in caso di riconoscimento, diventerebbe la seconda “riserva” in Piemonte dopo l’area del Monviso e la quattordicesima in tutta Italia.

«Questa è una delle azioni strategiche avviate dall’Ente Parco al fine di migliorare il modello gestionale del territorio protetto e della rete dei territori collegati –spiegano i promotori della candidatura– Ora l’Unesco ha ancora quattro mesi di tempo per pronunciarsi sull’eventuale riconoscimento a “Riserva MAB”, titolo internazionale avviato negli anni Settanta per migliorare il rapporto tra Uomo e Ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e di sviluppo. Secondo questo approccio, Uomo e Cultura sono uniti in un unico territorio dalle molteplici risorse, che si possono mettere in moto facendo uso di attività culturali, turismo, educazione ambientale, progetti di ricerca e divulgazione».

Maurizio Infossi