Il Pd di Racconigi dice la propria sulla lettera anonima all’Anpi Cuneo

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Nei giorni scorsi la sede dell’Anpi di Cuneo ha ricevuto una lettera anonima contenente espressioni fasciste: il Pd di Racconigi esprime la propria vicinanza all’associazione. 

La lettera anonima inviata nei giorni scorsi all’Anpi Cuneo

Il circolo Pd di Racconigi dice la propria sulla lettera anonima recapitata nei giorni scorsi alla sede di Cuneo dell’Anpi. Il messaggio, firmato “Cuneo nera”, riportava le parole “Vi state estinguendo. Noi stiamo tornando“, oltre ad alcuni versi della canzone fascista Faccetta Nera.

“Qualche giorno fa, alla sede Anpi di Cuneo è stata recapita una lettera anonima, scritta a mano, che definire farneticante è il minimo che si possa fare. Sappiamo benissimo che il pericolo fascista non sta in simili bravate, ma la cosa ci induce a riflettere su quanto leggiamo in questi giorni sui giornali, sulle imprudenti dichiarazioni di certi ministri e sui provvedimenti disciplinari minacciati da altri –commentano dal Pd racconigese- In questi giorni un dirigente nominato dal Governo si è dovuto dimettere per aver ripetuto il discorso che il dittatore Mussolini fece dopo il delitto Matteotti. Un ministro, quello dell’Istruzione, ha minacciato provvedimenti disciplinari per una dirigente scolastica che ha messo in guardia i propri studenti spiegando loro come hanno origine le dittature. E poi la perla dell’attuale ministro degli interni che con le proprie dichiarazioni ha dimostrato la sua scarsa sensibilità sulle tremende realtà che vivono alcuni paesi del mondo“.

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E proseguono: “A proposito di dittature legate al nostro paese, nell’ottobre del 2008, insieme ad alcuni suoi familiari, abbiamo accompagnato il nostro concittadino Gino Longagnani a Ponza, in provincia di Latina. Gino, in gioventù, vi ha trascorso come confinato politico quasi 12 anni senza conoscere interamente quell’isola. L’abbiamo visto piangere sulla salita che porta al luogo della sua ex prigione. Non aveva commesso efferati delitti. Era stato trovato in possesso di volantini che inneggiavano contro il regime fascista”.

Insieme Gino Longagnani sull’isola di Ponza e poi su quella di Ventotene fu confinato Sandro Pertini e tanti altri patrioti che diedero vita alla Costituzione: “Si tratta della stessa Costituzione su cui oggi prestano giuramento i ministri e dirigenti che stanno attorno al capo del governo Giorgia Meloni. Allora, la domanda sorge spontanea: chi ci dirige e ci governa crede veramente nella nostra Costituzione o il giuramento è diventato una semplice formalità? La storia del nostro paese è semplice e lineare: la resistenza ha battuto il fascismo ed è stata scritta la Costituzione della Repubblica italiana. Se ministri e dirigenti della Repubblica cominciano con le precisazioni e i cattivi esempi, allora c’è veramente da preoccuparsi perché anche gli imbecilli si sentono autorizzati a diventare protagonisti”.

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