In Piemonte la vaccinazione anti-Covid è diventata disponibile per tutti

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La Regione Piemonte ha esteso la platea dei beneficiari della vaccinazione anti-Covid che ora è disponibile per tutta la popolazione interessata.

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Torna la vaccinazione anti-Covid disponibile per tutta la popolazione del Piemonte (foto di Spencer Davis @ Pixabay)

Anche il Piemonte ha aperto la possibilità di aderire alla campagna di vaccinazione anti-Covid a tutte le persone interessate, rimuovendo ogni limitazione relativa all’età. La decisione è stata presa a fronte dell’arrivo in Regione di 150 mila dosi di vaccino aggiuntive.

Chi intende ricorrere alla vaccinazione -che rimane volontaria- può manifestare la propria adesione sul sito ilPiemontetivaccina.it, oppure rivolgersi ai medici di medicina generale e ai pediatri (se vaccinatori), oltre che alle farmacie aderenti. Entro dieci giorni si riceverà un sms con la data dell’appuntamento sulla base dei tempi di programmazione dei centri vaccinali della propria Asl.

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Ecco le categorie per cui la vaccinazione è particolarmente indicata:

  • persone di età pari o superiore a 60 anni;
  • ospiti delle strutture per lungodegenti;
  • donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo post partum comprese le donne in allattamento;
  • operatori sanitari e sociosanitari impiegati negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza;
  • studenti di Medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione;
  • persone fragili di età compresa tra i 6 mesi e i 59 anni.

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Dalla Regione ricordano inoltre che è in corso la vaccinazione antinfluenzaleraccomandata e offerta gratuitamente a:

  • soggetti di età pari o superiore a 60 anni;
  • individui di qualunque età ricoverati in strutture per lungodegenti;
  • donne che all’inizio della stagione epidemica sono in gravidanza (qualunque trimestre) e nel post partum;
  • medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzali;
  • soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza;
  • familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato);
  • bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
  • soggetti di età compresa tra 6 mesi e 6 anni compiuti;
  • soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori, come Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine;
  • personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani;
  • donatori di sangue.

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