Inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Unitre di Carmagnola con una giornata sul tema “Don Milani: attualità di un profeta disobbediente”, a cura del professor Pessina.
Si è svolta, al salone polivalente “Crumiro” di viale Garibaldi, la cerimonia di apertura dell’anno accademico 2023-2024 dell’Unitre di Carmagnola, alla presenza del Direttivo e di una folta rappresentanza di studenti, docenti e relatori.
Il presidente Emilio Gamna ha salutato tutti i presenti e ringraziato la sindaca e il vicesindaco presenti in sala, il Direttivo e tutti i volontari che a vario titolo collaborano con l’Associazione, illustrando alcune delle ragioni per cui si è scelto di dedicare la prolusione alla figura di don Milani.
La parola è quindi passata alla sindaca Ivana Gaveglio che -dopo aver ringraziato l’Unitre, augurato un buon anno accademico ed essersi congratulata per la ricchezza dell’offerta culturale- ha ricordato che a Carmagnola è presente una scuola intitolata a Don Milani, della quale si sono recentemente celebrati i 50 anni.
Ripresa la parola, Gamna ha espresso soddisfazione per l’andamento delle iscrizioni -che hanno superato le 600 adesioni- e sottolineato come nella programmazione si sia cercato di mantenere il più possibile un collegamento con il territorio.
È quindi intervenuta la direttrice dei corsi che, dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla stesura e correzione della guida ai corsi e alla pubblicizzazione delle attività, ha illustrato ai presenti l’impostazione dell’impianto didattico, ricordando anche che continuerà la collaborazione con il cinema Elios con il corso “Tutti al cinema” visto il grande successo ottenuto nello scorso anno accademico.
Ha anche sottolineato l’importanza del Coro Unitre, fiore all’occhiello dell’associazione e biglietto da visita sul territorio: il 21 ottobre è già in programma la prima uscita, con un concerto nella chiesa di San Rocco nell’ambito dell’evento “Note e Voci d’Autunno” mentre il 28 si esibirà nel tempio valdese di Villar Pellice.
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La parola è quindi passata all’ospite, il professor Innocente Pessina, membro della Fondazione don Milani e già preside del liceo Berchet di Milano, invitato per la prolusione annuale.
«Don Lorenzo Milani, che viene in genere ricordato per la pubblicazione di “Lettera ad una professoressa”, è stato in realtà autore di molti altri testi -ha esordito, sottolineando come la figura del religioso sia stata rivalutata in tempi recenti sia dal Presidente della Repubblica che dal Papa- Abbiamo scelto di usare la parola “profeta” nel titolo ritenendo profeta è colui che sa prevedere il futuro».
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Nel corso della prolusione, Pessina ha ricordato il suo primo “incontro” con don Milani nell’ambito di una serie di serate di lettura organizzate da un prete illuminato in un oratorio di Milano, ha proseguito poi con una breve biografia del priore e messo in luce le ragioni che lo portarono all’esilio a Barbiana.
Ha evidenziato come le attività di don Milani, incentrate soprattutto sull‘importanza dell’istruzione, lo abbiano portato ad anticipare molte delle “novità” dei giorni nostri, quali il tempo pieno, l’alternanza scuola-lavoro ed anche in un certo senso gli attuali progetti Erasmus e Comenius, anche se qualcuna è stata travisata quando negli anni 70 si è pensato di applicare la sua teoria della scuola per gli ultimi con il “6 politico”.
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«Le innovazioni e le posizioni di don Milani lo portarono a scontrarsi con il potere soprattutto per le sue posizioni a favore dell’obiezione di coscienza sulla necessità di abolire leggi sbagliate, con la conclusione che l’obbedienza non è una virtù -ha concluso Pessina, tra gli applausi- Denunciato e condannato, la morte prematura lo sottrasse al carcere».
In chiusura il presidente Gamna ha rimarcato che l’Unitre -con il suo scopo di continuare l’istruzione anche in età più avanzata- segue proprio, entro certi limiti, l’insegnamento di don Milani.
