Martedì 28 febbraio al teatro Soms di Racconigi si svolgerà il concerto della giovane arpista Elisabetta Isoardi. L’evento inizierà alle ore 21 e l’ingresso sarà a offerta libera.
L’iniziativa “I Conservatori in Piemonte“ fa tappa a Racconigi: martedì 28 febbraio, alle ore 21, la Soms ospiterà il concerto della giovane arpista Elisabetta Isoardi, studentessa del conservatorio “Giorgio Federico Ghedini” di Cuneo. L’ingresso all’evento sarà a offerta libera.
L’iniziativa è curata dall’associazione TORET ARTIST Tre Sei Zero, in collaborazione con il Comune di Racconigi e Progetto Cantoregi, e ha l’obiettivo di traghettare i giovani talenti emergenti della musica, allievi dei quattro Conservatori Piemontesi, dalla scuola al pubblico, attraverso una serie di concerti in tutta la regione.
“Carlevè ‘d Racunis”: a Racconigi torna la storica festa di Carnevale
Elisabetta Isoardi ha vinto numerosi concorsi musicali nazionali e internazionali, tra cui l’International Music Competition “Domenico Savino”, e può vantare la partecipazione a molteplici concerti, anche da solista.
“Siamo orgogliosi che la nostra città ospiti il concerto di questa giovanissima e talentuosa musicista -commenta il consigliere con delega alla cultura Andrea Capello– Dall’inaugurazione della Pinacoteca civica Levis Sismonda ai tanti eventi di assoluto livello organizzati alla Soms e in biblioteca, come Amministrazione lavoriamo ogni giorno per diffondere l’arte e la cultura tra i cittadini, rendendo Racconigi protagonista del panorama culturale del territorio”.
Il programma del concerto sarà il seguente:
– François Joseph Naderman – Sonatina II;
– François Joseph Naderman – Sonatina IV;
– Johann L. Dussek – Sonata;
– Alphonse Hasselmans – Le rouet;
– Anonimo – Vanille;
– Susan McDonald – Toccata;
– Nancy Gustavson – Great day;
– Gabriel Verdalle – Leggenda d’amore;
– Michail Ivanovič Glinka – Notturno;
– Alphonse Hasselmans – Nocturne;
– Alphonse Hasselmans – Gitana;
– Félix Godefroid – Étude de Concert.
Il Museo della Seta di Racconigi propone incontri sui beni culturali