Osasio, in vigore un’ordinanza per favorire il decoro urbano

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Il sindaco di Osasio, Silvio Cerutti, ha firmato un’ordinanza valida su tutto il territorio comunale per favorire la tutela e il decoro urbano.

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Il sindaco di Osasio Silvio Cerutti ha firmato un’ordinanza per la tutela e il decoro urbano del territorio (foto di Francesco Rasero @ Il Carmagnolese)

Il sindaco di Osasio, Silvio Cerutti, ha firmato un’ordinanza per la tutela e il decoro urbano valida sul territorio comunale osasiese, che ha come oggetto il divieto di collocare cavi e canaline sulle facciate degli immobili che possono deturpare il paesaggio.

L’ordinanza attualmente in vigore è stata firmata a seguito dei recenti lavori effettuati ad Osasio per la realizzazione della fibra. L’Amministrazione comunale ha intuito di dover prevenire alcuni comportamenti da parte dei proprietari di immobili e di abitazioni, in particolare quelli che si affacciano sullo spazio pubblico, su cui sono state collocate canaline per cavi che deturpano il decoro dell’abitato. La firma dell’ordinanza ha quindi l’obiettivo di “promuovere la tutela del decoro urbano quale bene primario della comunità locale -si legge nell’ordinanza- Si richiede anche la collaborazione e la partecipazione responsabile da parte dei cittadini e delle imprese che operano sul nostro territorio, al fine di assicurare la migliore fruibilità dell’ambiente urbano“.

Il documento firmato dal primo cittadino di Osasio è rivolto quindi ai proprietari di immobili e abitazioni del territorio comunale osasiese, e contiene il divieto assoluto di collocare canaline, cavi, nicchie, sistemi e centraline correlate a reti tecnologiche o qualunque tipo di attrezzature che necessiti di un collegamento (anche gruppi esterni funzionali agli impianti di condizionamento, ad esempio) sulle facciate degli edifici che danno sulla strada pubblica, cercando invece di nascondere questi allacciamenti. Nel caso in cui non venisse rispettata l’ordinanza è prevista una sanzione amministrativa di tipo pecuniario che parte da 25 euro e può arrivare fino a 500 euro.

É necessario intervenire al fine di prevenire e contrastare comportamenti, anche omissivi, che determinano pregiudizio per il depauperamento del patrimonio collettivo, favorendo l’espansione di situazioni generali di malcostume e incuria -recita ancora l’ordinanza- In particolare ciò vale per tutti gli allacciamenti alle varie reti: gas, telefono, energia elettrica, fibra web, acquedotto, fognature, ma anche le discese di gronde o altro non meglio specificato, che devono essere incassate nei muri per non essere visibili dagli spazi pubblici o privati aperti al pubblico passaggio“.

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