Le curiosità sul gioco del blackjack

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Curiosità sul gioco del Blackjack
Curiosità sul gioco del Blackjack

Molti dei giochi che vanno per la maggiore ancora oggi nascondono retroscena che non tutti gli appassionati conoscono. Nel caso dei giochi di carte, poi, le curiosità sono costantemente dietro l’angolo, in quanto si parla di attrazioni che vantano anche secoli di storia e non sorprende che qualche chicca sia sempre pronta a saltare fuori dal passato. Il poker nasconde forse più segreti di tutti, considerando che è stato inventato sulle navi come passatempo per i marinai, ma anche il blackjack ha conosciuto un’evoluzione piuttosto intricata, passando per molteplici evoluzioni che hanno visto la nascita di più versioni alternative. In origine il blackjack aveva addirittura tutt’altra denominazione: nato in Francia, il gioco veniva chiamato inizialmente “Vingt-et-un”, ossia “21”, in quanto 21 era ed è il massimo punteggio che si deve ottenere ad ogni mano.

Era il XVII secolo, ma ci vollero quasi 3 secoli perché il 21 spopolasse anche al di fuori dei confini nazionali. Il nome “blackjack” è stato coniato dunque in America, in riferimento a una regola che attribuiva maggiore importanza dal J di picche. Dal lontano 1931, in quasi tutto il mondo si usa questo termine per indicare il gioco, peraltro così simile al 7 e mezzo che si pratica con le carte regionali italiane. I partecipanti non devono misurarsi tra loro, ma unicamente con il banco, che deve rispettare alcune regole diverse. Ad esempio, una volta arrivato a 17 punti il mazziere è costretto a fermarsi, mentre gli altri giocatori possono chiedere carta finché non arrivano a 21. Soltanto se i 21 punti vengono ottenuti con le prime 2 carte ricevute si effettua il blackjack, che dà diritto a un pagamento di 3 a 2. Nel blackjack non è possibile giocare in coppia.

Non mancano regole interessanti come quella dello “split”, che permette di giocare 2 mani in una se si ricevono all’inizio della mano 2 carte dallo stesso valore. Anche l’”assicurazione” è caratteristica di questo gioco, in quanto consente ai giocatori di limitare i danni nel caso in cui il mazziere sia molto vicino ad effettuare un blackjack. Con queste regole così articolate e complesse, viene quasi automatico cercare di capire in primis quanti mazzi ci sono nel blackjack. Le differenze con gli altri giochi di carte comuni nelle sale sono notevoli.

A favorire la popolarità del blackjack è stato il MIT Blackjack Team, un gruppetto di studenti di nazionalità diverse, frequentatori del Massachusetts Institute of Technology, della Harvard Business School e della Harvard University. Tutti appassionati di matematica, i ragazzi formarono una vera e propria squadra nel 1979, con l’intento di far leva su abilità di calcolo e capacità mnemoniche per fare faville al tavolo verde. Il MIT Blackjack Team ha ispirato il film “21” uscito nel 2008, evidentemente una delle pellicole più famose sul tema. Ancora oggi molti giocatori esperti cercando di ricalcarne le orme.

Al contrario di quanto si potrebbe pensare, nel blackjack è permesso contare le carte, tuttavia viene vista come una tecnica poco elegante. Se si ha anche solo il sospetto che uno dei giocatori al tavolo stia effettuando il conteggio, alcune sale sono persino autorizzate ad allontanare le persone. Anche i membri del MIT Blackjack Team erano soliti contare le carte, il che rende maggiormente l’idea di quanto sia stato complicato ottenere tanti successi dal vivo.