Maurizio Carucci a Carmagnola per presentare il suo romanzo d’esordio

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Il frontman degli Ex-Otago, Maurizio Carucci, sarà a Carmagnola giovedì 28 novembre per presentare il suo primo romanzo “Non esiste un posto al mondo” all’Aperilibro organizzato dal Gruppo di Lettura.

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Il cantautore Maurizio Carucci, che a Carmagnola presenta giovedì il suo primo romanzo (foto @ Facebook)

Il cantautore Maurizio Carucci -con il suo romanzo d’esordio- è l’ospite dell’appuntamento di giovedì 28 novembre 2024 con l’Aperilibro, serata gastronomico-culturale organizzata dal Gruppo di Lettura Carmagnola a Cascina Vigna, in via San Francesco di Sales 188.

Il musicista, nato a Marassi (Genova) nel 1980, è frontman del gruppo musicale Ex-Otago; ha inoltre fondato un collettivo agricolo-culturale in Val Borbera, dove oggi coltiva ortaggi e produce vino.

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All’Aperilibro Carucci presenta “Non esiste un posto al mondo”: «Un libro in cui la parola vorrebbe spesso farsi silenzio, un libro di cammino e di sosta, di ombra e di luce, una storia capace di metterci in contatto con la parte più smarrita del nostro Paese. E della nostra anima», lo descrivono i promotori dell’evento.

La formula dell’Aperilibro include un’apericena, non obbligatoria, alla Trattoria della Vigna a partire dalle ore 19:30 (menù a 15 euro comprensivo di due antipasti, un primo e acqua, che garantisce posti riservati nelle prime file alla presentazione), mentre l’incontro con lo scrittore si terrà invece nell’attigua Sala Monviso alle 21, con quota di ingresso di un euro. Per informazioni e prenotazioni contattare il numero 392-5938504.

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Questa la sinossi dell’opera: “Mi mancavano i boschi. Non li conoscevo bene, né sapevo molto su di loro, ma mi mancavano lo stesso. Marassi, periferia di Genova, quartiere di palazzoni residenziali alti nove, dieci piani, dai colori sbiaditi. Balconi dappertutto, di emergenza, di salvataggio, come se chi abitasse lì dentro vivesse in apnea. Marassi è un quartiere da cui è meglio partire che arrivare. Lo sa bene Maurizio. Sono gli stessi palazzi a suggerirglielo. «Salvati» sembrano dirgli. Il desiderio di una vita altrove diventa urgenza, il richiamo della montagna irresistibile. Fino a farsi malessere. Ma anche in montagna qualcosa non va. Anche da lì ben presto scopre che deve partire. Come se nessun luogo potesse mai essere l’ultimo. Come se all’inquietudine non ci fosse mai fine. Così, Maurizio si mette in viaggio. Ma il suo è un viaggio a piedi, dentro la vita, cominciato quando era un bambino tormentato di Marassi e cercava qualcosa che, avrebbe scoperto poi, gli sarebbe mancato per sempre”.

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