Nuovo anno scolastico e Covid, riunione per le scuole superiori del Torinese

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Si è svolta la prima riunione del Tavolo con i dirigenti scolastici, istituito dalla Città metropolitana di Torino per analizzare i problemi delle scuole superiori in vista del nuovo anno scolastico con l’emergenza Covid-19.

Eduscopio 2019 Liceo Baldessano Roccati scuole Covid
I nuovi locali del liceo “Baldessano Roccati” di Carmagnola

Si è svolta in videoconferenza la prima riunione del Tavolo permanente di lavoro con le scuole superiori del Torinese, che la Città metropolitana di Torino ha istituito per coordinare e supportare i dirigenti, gli insegnanti e il personale non docente nel processo di ripresa delle attività scolastiche per l’anno scolastico 2020-2021, ma anche in vista dello svolgimento degli esami di Stato.

L’iniziativa, che è stata presentata con una lettera indirizzata ai capi d’istituto di tutte le scuole superiori di Torino e provincia, procederà per incontri separati in base ai tipi di scuole (licei, Istituti tecnici, Istituti professionali).

Nel primo incontro -dedicato ai licei e a cui erano presenti anche i rappresentanti sindacali dei dirigenti scolastici- si è parlato di scenari e punti critici da tempo al centro del dibattito tra gli addetti ai lavori: se a settembre si dovrà riprendere l’attività scolastica dividendo i gruppi classe tra didattica in presenza e didattica a distanza, non sarà facile per tutti disporre di una rete in grado di supportare tanti collegamenti da remoto, e di telecamere per tutte le aule; sarà in alcuni casi necessario reperire un maggior numero di locali, verificando eventualmente anche l’idoneità di ambienti esterni; la diversificazione degli orari di accesso e uscita risulterà praticabile soltanto se il sistema dei trasporti pubblici sarà in grado di dare risposte adeguate in termini di numero di corse e di mezzi.

I consiglieri metropolitani Azzarà e Bianco hanno assicurato ai presidi che i tecnici delle direzioni di Edilizia scolastica della Città metropolitana prenderanno in esame gli edifici scolastici per programmare gli interventi di manutenzione ordinaria, relativi, ad esempio, a servizi igienici, serramenti esterni, uscite di sicurezza, eccetera.

Gli esami di maturità saranno un vero e proprio banco di prova dell’attuazione delle misure anti-Covid nelle scuole: i tecnici della Città metropolitana di Torino aiuteranno i presidi e i loro collaboratori a individuare i locali più adatti allo svolgimento degli orali e i percorsi di ingresso e di uscita.

Nel frattempo, stanno cominciando gli interventi di manutenzione indispensabili per il corretto svolgimento degli esami, e stanno ripartendo i lavori straordinari e di adeguamento normativo già programmati e sospesi a causa dell’epidemia: “L’intenzione è quella di portarli a una fase il più avanzata possibile nell’attuale periodo di sospensione dell’attività didattica, anche se non è pensabile di terminare tutti i cantieri entro l’inizio delle lezioni a settembre“, sottolineano dalla Città metropolitana.

Gli interventi dei dirigenti scolastici hanno messo tutti in evidenza una serie di difficoltà per le scuole legate all’emergenza Covid: dal problema delle aule, che scarseggiavano già prima, ai trasporti, soprattutto per le scuole che raccolgono studenti da bacini intercomunali, dal numero degli studenti, che il prossimo anno sconterà il problema della mancanza delle bocciature fisiologiche, ai cantieri che se non terminano entro agosto possono creare problemi.

Abbiamo già cominciato e continueremo a fare la ricognizione delle scuole territorio per territorio, per conoscere i problemi, a partire dal fabbisogno di aule: abbiamo deciso di muoverci anche se siamo ancora in attesa delle linee guida -hanno concluso i consiglieri Azzarà e Bianco- Il Governo nazionale ha promesso dei fondi speciali per far fronte alle esigenze dell’edilizia scolastica. In ogni caso, questo tavolo potrà fare proposte al Ministero”.