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PNRR: il Comune di Santena vuole trasformare Villa Rey in biblioteca

Il Comune di Santena lancia la proposta di acquistare e ristrutturare Villa Rey con l’obiettivo di trasformarla in biblioteca e archivio storico: l’intervento si inserisce all’interno di un progetto integrato di rigenerazione urbana con i fondi del PNRR.

Villa Rey a Santena: con i fondi del PNRR il Comune vorrebbe acquistare l’immobile, oggi in abbandono, per farne un polo culturale

Come altri Comuni del Carmagnolese, anche la città di Santena si è inserita all’interno del progetto integrato di rigenerazione urbana 4I, lanciando la proposta di acquistare e ristrutturare Villa Rey con l’obiettivo di trasformarla in biblioteca e archivio storico.

Con questa iniziativa -qualora finanziata con i fondi del PNRR, Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza- si punterebbe non solo a riqualificazione di questo edificio storico -al momento abbandonato- nel centro cittadino, ma anche a dare una nuova vita al parco adiacente, mettendolo a disposizione della Comunità.

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Si mira, infatti, a far diventare gli spazi di via Cavaglià un centro di cultura e di socializzazione -in particolare per i giovani- mediante l’organizzazione di laboratori didattici e iniziative di insegnamento di vario tipo e dando particolare attenzione ai soggetti fragili.

Centrale in questo disegno è il concetto di “rete” che “già attualmente trova applicazione in svariate iniziative sovra-comunali quali lo SBAM, il Distretto del cibo, il Distretto del Commercio e nella rete degli Archivi della collina torinese”.

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A questo si aggiunge poi la volontà di collocare all’interno dello spazio una stazione di biciclette elettrichenell’ottica di favorire la mobilità sostenibile ambientale tra Comuni vicini e lo sviluppo delle smart cities“.

L’importo totale per l’intervento è previsto in sei milioni di euro, con un co-finanziamento comunale pari a 580 mila euro. Secondo quanto programmato, in caso di approvazione del progetto integrato, l’acquisto dovrebbe avvenire nel corso del secondo semestre di quest’anno, mentre i lavori inizierebbero già a partire dal primo semestre del 2023, proseguendo fino a gennaio 2026.

Firmato l’accordo per il Distretto del Cibo del Carmagnolese