Poirino: lo svincolo A21 al Masio arriva sul tavolo del ministro Salvini

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Il Gruppo Imprese Chieresi ha incontrato l’onorevole Andrea Crippa, vice di Salvini, per discutere della creazione di uno svincolo dell’A21 al Masio di Poirino: «opera fondamentale per lo sviluppo del territorio, ne discuterò con il ministro». Tutti i dettagli e il video.

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Dario Kafaie (presidente del GIC) e Andrea Crippa (vice segretario nazionale della Lega) durante l’incontro per parlare dello svincolo A21 tra Poirino e Chieri

Arriva sulla scrivania di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, la proposta di creare uno svincolo dell’autostrada A21 in località Masio di Poirino: la richiesta è stata infatti presentata al suo vice Andrea Crippa, che ha incontrato il Gruppo Imprese Chieresi (GIC) per ascoltare le necessità delle realtà produttive locali.

L’incontro si è svolto proprio al Masio, all’interno di una delle grandi aziende locali aderenti al GIC. «Sono venuto a vedere di persona la situazione, per capire le soluzioni  in grado di ridare competitività a questo territorio, vocato al lavoro e all’industria -ha dichiarato Crippa, vice-segretario nazionale della Lega- Sicuramente lo svincolo dell’A21 rappresenta un progetto importante e fattibile nel medio periodo: mi impegno, pertanto, a portare la voce delle imprese sia al Ministero sia a livello parlamentare».

Il video sul canale YouTube de “Il Carmagnolese”

In particolare la questione del nuovo svincolo potrebbe essere inserita all’interno del rinnovo della concessione autostradale della Torino-Piacenza, in discussione proprio in queste settimane. «Si tratta di un dossier urgente che proprio in queste settimane dovrà essere discusso da Salvini», ha ricordato Dario Kafaie, presidente del Gruppo Imprese Chieresi.

Proprio Kafaie -intervenuto insieme a una rappresentanza di imprenditori poirinesi e chieresi– ha sottolineato le difficoltà per le aziende del territorio legate alle carenze infrastrutturali.

«Oggi la nostra zona è poco collegata e difficile da raggiungere, con le attuali uscite autostradali di Santena e Villanova d’Asti che risultano scomode e che generano il passaggio di oltre mille mezzi pesanti al giorno sulla viabilità locale, spesso già congestionata. Aprire un’uscita al Masio permetterebbe quindi di alleggerire questa situazione, andando anche a ridurre l’inquinamento causato dal traffico».

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Gli imprenditori del GIC con Crippa

A favore del nuovo svincolo A21 sul confine tra Poirino e Chieri si sono peraltro già espressi sia i Comuni della zona sia la Regione Piemonte, che nelle scorse settimane ha dato la propria disponibilità a realizzare uno studio di fattibilità per l’opera, il cui costo è stimato in circa 10-15 milioni di euro.

Il GIC ha anche illustrato a Crippa le proprie altre richieste: dalla necessità di un migliore collegamento stradale a nord con l’A4 al potenziamento del Trasporto Pubblico Locale, incluso il secondo binario della linea ferroviaria SFM1, fino all’ipotesi di un’eventuale linea 3 della Metropolitana torinese a servizio dell’intera area est.

«Come Gruppo continueremo a rimarcare anche la necessità di consentire alle aziende e ai lavoratori della nostra zona una reale transizione verso la mobilità green, che al momento non è possibile a causa delle troppe carenze ancora presenti in svariati ambiti», ha chiosato il presidente Kafaie.

Uno svincolo dell’A21 al Masio di Poirino per migliorare la viabilità locale?

«È molto importante che le imprese del territorio abbiano iniziato a fare sistema, presentando proposte concrete -ha commentato il vice di Salvini in chiusura dell’incontro- In questo modo hanno l’opportunità di far conoscere maggiormente le proprie necessità e richieste a tutti gli attori politici, ad ogni livello, per non essere considerati un’area di Serie B».

Il GIC – Gruppo Imprese Chieresi è un’Associazione che raggruppa le realtà produttive dei Comuni facenti parte del Sistema Locale del Lavoro 101 definito dall’Istat, che include numerose aree industriali, tra cui quelle Poirino e Santena, per un totale di quasi 40 mila occupati, fino al nord astigiano.

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