Dal 3 al 10 ottobre 2025 il Comune di Sanfrè si prepara a celebrare il suo “oro bianco”, con la decima edizione della Sagra del Riso. Il programma che abbraccia il Roero (e non solo) è stato presentato nella cornice settecentesca di Villa Rambaudi.
È stata presentata nella cornice settecentesca di Villa Rambaudi la decima edizione della Sagra del Riso di Sanfrè, in programma dal 3 al 10 ottobre 2025 con un ricco calendario di eventi pensato per coinvolgere tutto il Roero (e non solo).
Il decennale, in particolare, rappresenta traguardo importante per una manifestazione che, come ha ricordato il sindaco Giuseppe Barberis, mira a crescere sempre più in ottica territoriale.
«Abbiamo cercato di dare un cambio di passo per far diventare la Sagra un appuntamento di riferimento per tutto il territorio, ragionando in ottica di Distretto -ha esordito- Ringrazio la Pro Loco, che è l’anima di questo evento e che quest’anno festeggia i suoi 20 anni di attività, sempre con grande impegno e passione».
In occasione della presentazione è stato inaugurato anche il marchio “Riso di Sanfrè”, in attesa del riconoscimento De.Co. (Denominazione Comunale): «Si tratta di un prodotto particolare per il Roero, segno della biodiversità di questi luoghi -ha aggiunto il primo cittadino sanfredese- Nasce nell’acqua e finisce in un bicchiere di Arneis, contribuendo così a rafforzare l’identità agroalimentare della nostra terra».
Un programma ricco di eventi
Il cartellone della Sagra è articolato in quattro filoni principali –divertiti, vivi, assapora e scopri– come spiegato dal presidente della Pro Loco, Giuseppe Martino: «Avremo un programma ricco di appuntamenti, dalle cene-esperienze con protagonista il riso locale fino alla riscoperta della tradizione. Tra le novità spicca il gemellaggio gastronomico con il Comune di Vernante, che mercoledì 8 ottobre porterà i suoi sapori nei nostri piatti».
Spazio anche alla musica e all’intrattenimento: tra gli eventi più attesi figurano le due serate con i dj carmagnolesi Tuttafuffa, in programma sabato 4 e giovedì 9 ottobre.
La voce dei produttori e le collaborazioni
Giovanni Allocco, produttore di Sanfrè, ha ricordato le origini e le prospettive del riso locale: «Abbiamo iniziato con il Ribe, un riso versatile che si adatta al territorio e che può essere usato per finger food, dolci o risotti. La nostra è una filiera controllata e certificata, garanzia di qualità per i consumatori».
Ospite speciale della serata di presentazione è stato il Comune di Ceresole d’Alba, rappresentato da Giacomo Mosso, allevatore di tinche: «Mi auguro che possa nascere una collaborazione con Sanfrè sia per far crescere gli avannotti in risaia, che già pratico a Vercelli, sia per l’abbinamento gastronomico tra tinca e riso, una proposta capace di valorizzare entrambi i prodotti».
Villa Rambaudi, tra storia e gastronomia
La presentazione si è svolta a Villa Rambaudi, elegante dimora storica situata nel cuore di Sanfrè. Progettata nel 1754 come residenza di campagna per i conti Rambaudi, divenne in seguito abitazione stabile e ospitò anche una filanda, attiva fino agli anni ’30 del Novecento.
Oggi la villa, dopo un accurato restauro, è tornata a vivere come tempio della gastronomia e dell’ospitalità. Atmosfera raffinata, soffitti affrescati e dettagli d’epoca fanno da cornice alla cucina dello chef Cristian Broccoli, capace di coniugare le tradizioni piemontesi con influenze mediterranee e campane, valorizzando prodotti locali in chiave innovativa.
